Ritrovato lo zaino di Missoni Un altro mistero dal Venezuela

SAMARATE Lo zaino di Vittorio Missoni riemerge sulle coste dell’isola di Bonaire. E’ stato ritrovato il borsone che il figlio dello stilista aveva con sé, prima di sparire nei cieli sopra Los Roques a bordo dell’aereo di cui non si hanno più notizie dallo scorso 4 gennaio.

E’ il secondo indizio a favore della teoria dell’inabissamento dell’Islander con a bordo Vittorio Missoni, la sua compagna Maurizia e i due amici bresciani Guido Foresti ed Elda Scalvenzi, che riemerge dalle gelide acque del mar dei Caribi. Qualche settimana fa infatti, fu ritrovato un altro bagaglio che era bordo del velivolo e appartenente ad un passeggero che però non si era imbarcato. Era l’attrezzatura da kitesurf di Giorgio Neri, ritrovata da un turista tedesco sulle coste dell’isola di Curacao, a 200 chilometri da Los Roques.

Nei giorni scorsi invece, una giornalista locale ha recuperato lo zaino del figlio dello stilista sull’Isola di Bonaire, proprio di fronte a quella di Curacao. «E’ vero – conferma il maggiore dei tre figli di Vittorio Missoni, Ottavio jr – Il mare ha restituito lo zaino di papa’ e questa e’ l’unica certezza che abbiamo. Non possiamo ancora dire da quanto tempo fosse li, ma di sicuro e’ arrivata dal mare». Un secondo inquietante indizio che porterebbe far pensare all’inabissamento dell’aereo. Ipotesi che le autorità venezuelane hanno sempre sostenuto, fin dal momento in cui l’Islander e’ sparito dai radar a pochi minuti dalla partenza dell’aeroporto di Los Roques. In quella direzione si sono subito sono mossi i soccorsi e le ricerche, senza pero alcun riscontro oggettivo. Nessuna traccia del velivolo e’ mai stata ritrovata.

Ed e’ per questo che la famiglia Missoni non vuole arrendersi. In Venezuela si attende l’arrivo di una nave, la Deep sea, attrezzata per scandagliare i fondali più profondi. Servirà per escludere una volta per tutte, o confermare, l’ipotesi dell’inabissamento. Le ricerche in loco pero’ continuano senza scartare le tesi alternative alla caduta dell’aereo. Per questo i figli di Missoni e dei coniugi Foresti hanno lanciato un nuovo appello, «chiedendo a chiunque possa avere ulteriori informazioni, anche il più piccolo dettaglio può essere vitale, di scriverci all’indirizzo e-mail: [email protected]». Fino ad oggi sono moltissime le segnalazioni arrivate «di cui si sta occupando mia zia Angela – aggiunge Ottavio jr – E’ lei che parla con le persone, mentre mio zio Luca segue e coordina le operazioni di ricerca».
Valentina Fumagalli

s.bartolini

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