Roghi dolosi e colpi di pistola A Saronno l’ombra del racket

SARONNO Appiccavano incendi a ditte, autocarri o automobili. La “pistola fumante” risale al 19 gennaio 2010 quando Francesco De Marte, 39 anni, originario di Seminara (è il fratello di Rocco De Marte, vicino al clan dei Pellegrino e arrestato qualche mese fa a Bordighera in una maxi operazione anti ‘ndrangheta) ma residente a Gerenzano, perde la sua Viacard e una scarpa sul luogo di quello che per gli inquirenti è soltanto l’ultimo incendio. Un rogo, appiccato alla ditta Nord Infissi di Saronno,

che ha causato 390 mila euro di danni. Secondo il sostituto procuratore Roberto Pirro, che ha coordinato l’indagine dei carabinieri del nucleo operativo di Saronno, ci sarebbero almeno altri 8 episodi: 7 incendi e alcuni colpi d’arma da fuoco sparati contro un ristorante dal 2007 al 2010.  Nel quadro accusatorio manca il reato di estorsione: il contesto “mafioso” che lo scenario profila rimane relegato sullo sfondo perché mancano le testimonianze delle vittime. “Il movente resta indefinito – ha detto Pirro, affiancato dal procuratore di Busto Francesco Dettori – La vittima dell’incendio del 19 gennaio ha ammesso di conoscere De Marte. Il quale gli avrebbe commissionato la realizzazione di un piccolo infisso; ci sarebbero stati dei problemi e i rapporti tra committente ed esecutore si sarebbero incrinati”. In sintesi i 390 mila euro di danni causati dall’incendio alla ditta sarebbero opera di un cliente insoddisfatto. Spiegazioni che lasciano certamente delle ombre. “Una maggiore collaborazione da parte delle vittime – hanno detto Pirro, il capitano di Saronno Giuseppe Regina e il comandante del norm saronnese Salvatore Carrà – Ci avrebbe permesso forse di svelare altre realtà”. L’inchiesta è partita dall’incendio del 19 gennaio scorso ed è andata a ritroso. Dalla Viacard gli inquirenti sono risaliti a De Marte. Con tabulati e intercettazioni il cerchio si chiude mentre De Marte va all’ospedale per le ustioni riportate nel rogo dove ha perso la scarpa destra. “Va in ospedale a Garbagnate Milanese – ha spiegato Pirro – Intercettando una conversazione della moglie siamo arrivati alla sua cartella medica: ustioni all’avambraccio e al piede destro”. Tutto combacia. De Marte, tra l’altro, ai medici ha detto di essersi ferito cadendo dalla moto e si è fatto risarcire 14mila euro. Il pm ha quindi chiesto un’ordinanza di custodia al gip Nicoletta Guerrero. “Questa notte è stata eseguita – ha spiegato il magistrato – Nel corso delle perquisizioni abbiamo trovato a casa di uno degli altri tre indagati, Salvatore Ferrigno, una pistola di fabbricazione straniera calibro 6.35 di provenienza sconosciuta. L’uomo è stato arrestato”. Sotto sequestro anche varia documentazione relativa ad altri “rapporti” incendiari. La scia di roghi comprenderebbe: un incendio al capannone della ditta di autotrasporti Tettamanzi di Uboldo (luglio 2007), 3 incendi a mezzi della ditta Vale Ssa di Nerviano (tra l’ottobre 2008 e il febbraio 2009), 3 incendi a mezzi della ditta Vodipack srl di Caronno Pertusella (luglio-ottobre 2009) e il rogo alla Nord Infissi. L’11 ottobre 2009 furono esplosi colpi d’arma da fuoco contro il ristorante Triangolo d’oro di Gerenzano.

e.romano

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