Rogo del Maga, sta per arrivare un assegno da oltre 1,6 milioni di euro. Mentre il Comune rinuncia a costituirsi parte civile contro il capo dell’ufficio Tecniconell’eventuale processo legato all’incendio. Arriverà entro un mese, garantisce il sindaco , la somma di 1 milione e 622mila euro. Si tratta del rimborso dell’assicurazione per l’incendio che il 14 febbraio di due anni fa colpì il museo.
«Con questa somma, unita ai contributi di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo (pari rispettivamente a 150 e 250mila euro, ndr), dovremmo coprire i costi per il recupero della struttura e per gli interventi di miglioria realizzati», spiega il capo dell’esecutivo di centrosinistra. Sì, perché non ci si è limitati a sistemare le parti danneggiate dalle fiamme. «Intanto abbiamo coibentato la copertura, che ora garantisce un isolamento termico tre volte superiore». Senza contare che sul tetto sono stati installati dei pannelli fotovoltaici.
/>«Abbiamo inserito nuovi serramenti sul lato ovest, per adeguarci alle prescrizioni dei Vigili del fuoco», prosegue il primo cittadino, «ed abbiamo climatizzato una zona del piano interrato dove abbiamo montato un contenitore automatico di opere d’arte che da anni era alloggiato in un magazzino a Milano». Si tratta di un archivio per i quadri custoditi dal museo «acquistato dalla precedente amministrazione, per una spesa compresa tra i 20 e i 30mila euro» e che non è mai stato utilizzato. Ma è rimasto fino ad ora in un deposito nella periferia di Milano «con un costo di circa 5mila euro l’anno». Circostanza «che mi ha stupito, per non dire scandalizzato», commenta Guenzani.
La somma che arriverà entro fine mese permetterà di coprire una parte dei soldi anticipati dal comune per la ristrutturazione e pagherà le migliorie costate tra i 150 ed i 200mila euro. Ma non è tutto: «Avanzeranno circa 150mila euro che gireremo alla Fondazione Zanella (l’ente che gestisce il museo, ndr) come contributo straordinario per pagare le bollette». Il Maga, infatti, continua ad usare troppa energia. Per questo «è in corso uno studio per verificare la possibilità di ridurre i consumi».
Sul fronte delle indagini sulle cause del rogo, si attende ancora l’udienza per la richiesta di rinvio a giudizio di Altieri, del titolare dell’azienda Raso e dei due operai che si trovavano sul tetto allo scoppio delle fiamme. I quattro sono accusati di incendio colposo. «I nostri legali ci hanno spiegato che è possibile escludere la costituzione di parte civile contro Altieri, così l’abbiamo fatto». Palazzo Borghi e il Maga, dunque, chiederanno conto dell’accaduto soltanto all’azienda .