Roma, spaventoso incendio all’impianto rifiuti di Malagrotta: è allarme diossina. Tutti i rischi

Fiamme sotto controllo ma ci vorranno giorni per domarle completamente. Si teme una catastrofe ambientale oltre a pesanti ricadute su raccolta e smaltimento, questioni già precarie nella capitale. Chiusi asili e centri estivi, sconsigliate le attività all'aperto. Indaga la Procura

Risulta sotto controllo l’incendio di vaste proporzioni che da ieri sta interessando parte dell’ex discarica di Malagrotta a Roma: i vigili del fuoco, una sessantina in tutto, hanno lavorato tutta la notte per circoscrivere le fiamme ed evitare che interessassero altre strutture e si propagassero all’esterno.

Per spegnere definitivamente il rogo, che ha interessato due capannoni di stoccaggio e trattamento dei rifiuti, ci vorranno però giorni, qualcuno dice settmane.

Con un ordinanza del sindaco il Comune di Roma ha disposto “per un periodo non superiore a 48 ore, in virtù del principio di precauzione”, per un raggio di 6 km dal luogo dell’incendio dell’impianto di Malagrotta la sospensione delle attività scolastiche e dei centri estivi, pubblici e privati; il divieto di consumo degli alimenti di origine animale e vegetale prodotti nell’area individuata; il divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile; il divieto di utilizzo dei foraggi e cereali destinati agli animali, raccolti nell’area individuata.

Si raccomanda di limitare le attività all’aperto, con particolare riguardo a quelle di natura ludico sportiva e di di mantenere chiuse le finestre in caso di fumi persistenti e maleodoranti.

Nel pomeriggio si terrà una riunione tra Prefettura, Regione e Campidoglio per trovare una soluzione per le 900 tonnellate di rifiuti che venivano trattate nel Tmb andato a fuoco. Tra le ipotesi anche l’invio anche in altre Regioni.

Intanto la Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine. Al momento i magistrati di piazzale Clodio procedono per il reato di incendio colposo a carico di ignoti. Il pm di turno Alberto Galanti, coordinato dal procuratore Francesco Lo Voi, ha svolto nella serata di ieri un sopralluogo nella discarica. Una prima informativa è stata consegnata in Procura dai carabinieri. Al lavoro anche gli specialisti del Noe.

COSA E’ SUCCESSO
Nell’ex discarica, ieri un vasto incendio ha interessato anche una vasca di stoccaggio combustile solido, uno degli impianti dove vengano trattati i rifiuti della Capitale. Secondo i vigili del fuoco, presenti con otto squadre per domare le fiamme, l’incendio si è esteso anche ad almeno un paio di capannoni dove sono stoccati carta e plastica e un impianto di compostaggio. Una densa colonna di fumo si è alzata verso il cielo, visibile da chilometri di distanza e nell’area circostante all’impianto si è diffuso un forte odore di bruciato.

A dare l’allarme sono stati gli operatori dell’impianto. Il comitato dei cittadini della Valle Galeria ha lanciato il pericolo diossina: “Oltre al rischio diossina liberata nell’aria – denunciano su Facebook – ci sono i depositi di gas e benzina adiacenti che sono stati allertati. All’interno del capannone sono stoccati rifiuti.

I vigili del fuoco dicono di chiudere le finestre o allontanarsi per chi è a circa un km“.

Le cause dell’incendio, che ha interessato anche il gassificatore da anni inattivo, sono ancora da accertare: una volta domate le fiamme i rilievi dei vigili contribuiranno a chiarire l’origine ed escludere un eventuale dolo. Da chiarire anche eventuali ricadute sul ciclo dei rifiuti della capitale già messo a dura prova da una cronica carenza di impianti. Anche se la discarica di Malagrotta non serve più Roma, fu chiusa dal sindaco Ignazio Marino, gli impianti presenti, di proprietà della società E. Giovi, servono la capitale trattando fino a oltre 1200 tonnellate di rifiuti al giorno, 8.100 alla settimana. Numeri fondamentali per il già fragile ciclo dei rifiuti di Roma che ha spinto il sindaco Roberto Gualtieri a decidere per la realizzazione di un termovalorizzatore per rendere la capitale autonoma ed efficiente.

GUALTIERI: “RICADUTE SULLA RACCOLTA DEI RIFIUTI
“L’incendio del Tmb non è solo un grave incidente, ma costituisce un danno significativo per il sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti a Roma, su cui avrà inevitabili conseguenze immediate”, ha dichiarato ieri il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. “Siamo già al lavoro per ricollocare quanto prima le quantità trattate dall’impianto danneggiato e indirizzarle su altri impianti di trattamento e sui successivi sbocchi”.

Nella serata di ieri, il vicepresidente del Consiglio Municipale Roma XI aveva fatto sapere via Twitter che l’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa) ha avviato il monitoraggio della qualità dell’aria tramite centraline.

Più drastico il commento del Presidente del Municipio, Gianluca Lanzi, che su Facebook ha parlato di “disastro ambientale di dimensioni incalcolabili“.