Prestigiosa affermazione di livello internazionale per Rosario Rasizza, amministratore delegato di Openjobmetis, nonché presidente di Assosomm, l’associazione di categoria delle agenzie per il lavoro. Il manager varesino è stato inserito nella “European Staffing 100 list 2016”, la selezione delle cento personalità che maggiormente hanno influenzato il settore del reclutamento, gestione e formazione del personale a livello europeo. Un merito che ogni anno viene attribuito a Londra dagli analisti della Staffing Industry, il gruppo internazionale di esperti del mondo del lavoro, i quali operano una selezione rigorosa delle candidature e al termine presentano il gruppo dei finalisti, composto da quelle donne e da quegli uomini che non solo hanno influenzato il mondo del lavoro, ma hanno anche migliorato la percezione del concetto di “talento” presso le rispettive collettività.
L’annuncio della nomina dell’amministratore delegato di Openjobmetis è stato ribadito ieri a Londra, in occasione dell’Executive Forum Europe 2016, promosso dallo Staffing Industry Analyst; un’opportunità per Rasizza, per riaffermare alcuni criteri chiave che possono ottimizzare ogni piano di ricerca di lavoro. «Competenza e specializzazione – ha detto l’ad di Openjobmetis – sono i cardini intorno ai quali costruire un percorso di ricerca per la giusta occasione professionale; non si può pensare di affrontare il mondo del lavoro con una preparazione professionale generica». Il manager varesino ha parlato anche dei settori dove il lavoro in somministrazione è in crescita. «Oggi ci sono distretti che offrono molte opportunità di lavoro in somministrazione – ha proseguito Rasizza – come ad esempio il comparto dell’agroalimentare, a cui fanno capo tra gli altri, i settori dell’ortofrutta, vitivinicolo, florovivaistico e zootecnico, per il quale la nostra agenzia ha creato un’area specializzata».
Competenza e specializzazione sono le due parole d’ordine e valgono sia per i lavoratori di ogni età. «Per promuovere le possibilità di individuare posizioni professionali soddisfacenti che offrano prospettive di carriera, occorre approfondire e specializzare le proprie competenze – ha sottolineato l’imprenditore varesino – ciò non vale solo per i giovani ma anche per i professionisti più “maturi”. Il concetto di formazione continua rimane universalmente valido e lo è ancora di più in un frangente come quello attuale, che presenta margini di precarietà anche per le posizioni apicali». La creazione di una nuova occupazione qualificata rappresenta un obiettivo di tutti i governi; il contributo offerto dalle agenzie per il lavoro risulta essenziale per individuare i percorsi professionali più adeguati.