Rubò della carne per fame Il Santo: «Pagherò per lui»

LUINO «Non posso più intervenire per cercare di evitare la denuncia. Almeno però posso fare in modo di pagare una spesa a quell’uomo. Costretto a rubare per necessità».  Parola de “il Santo”, Alessandro Maiorano. È arrivata in Toscana, infatti,  la vicenda giudiziaria del luinese di 40 anni con parecchi precedenti alle spalle.
L’uomo che aveva tentato di rubare uno stinco di vitello dagli scaffali di un supermarket di Luino – costo della merce quattro euro e 75 centesimi – ed è stato condannato dal Tribunale di Varese ad una multa di 120 euro, dopo che  era stato bloccato dagli addetti all’antitaccheggio dell’ipermercato.

«Appresa la notizia – sottolinea però il benefattore, noto in tutta Italia per l’aiuto che elargisce alle persone bisognose – ho deciso di fare la mia parte. Come tutti dovrebbero fare». Alessandro Maiorano, infatti, per tutti è “il Santo”. Cittadino di Prato e dipendente del Comune di Firenze, da quattro anni aiuta pensionati e disoccupati che, spinti dalla disperazione, rubano per l’impossibilità di arrivare a fine mese. La sua è un’occupazione bizzarra e benefica allo stesso tempo: quando scopre che un vecchietto è

stato sorpreso a rubare cibo nei supermercati di tutta Italia e magari è stato denunciato, si precipita a pagare la merce indebitamente sottratta. Unica condizione: rimanere anonimo. Fino alla fine del 2011 quando l’anonimato è stato bruscamente infranto complice una querela per diffamazione e una richiesta di risarcimento di 2 milioni di euro recapitatagli dal sindaco di Piove di Sacco, in provincia di Padova, teatro di uno dei suoi “soccorsi”.

È stato allora che il suo nome è salito alla ribalta. «Ma non mi sono fermato – racconta – lo devo a Papa Benedetto XVI». Il suo, infatti, è una sorta di voto. Dopo due incontri con l’allora pontefice, il Santo ha deciso, infatti, di fare qualcosa per la collettività, in segno di riconoscenza per il bene ricevuto dalla Chiesa. E così ha concentrato la sua attenzione su una fascia, quella degli anziani indigenti, a lui molto cara. «Ho scritto una lettera al sindaco di Luino, Andrea Pellicini – sottolinea Maiorano – , che è anche il legale dell’uomo. Spero di essere ricontattato in fretta. A lui dirò che personalmente pagherò una spesa a quell’uomo. Perché voglio mobilitare le coscienze. Se anche altri luinesi, facessero lo stesso con questa o altre persone in difficoltà, in particolar modo gli anziani, le cose potrebbero andare sicuramente meglio». Magari anche per il quarantenne costretto a rubare per fame che oggi vive in una comunità di recupero dove si è recato spontaneamente convinto «a cambiare vita».

b.melazzini

© riproduzione riservata