– Ha investito due ragazzi di 17 anni mentre scorrazzava senza patente a folle velocità a bordo di una macchina, una Opel Astra di proprietà del compagno della madre, per le strade di Cuasso. Solo per una fortunata coincidenza che i due giovanissimi pedoni, pur gravi, non siano in pericolo di vita: l’automobilista, un ventenne di Cuasso di origini giordane, è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Porto Ceresio, coordinati dai colleghi della Compagnia di Varese.
Quella di mercoledì è stata una serata molto movimentata. I fatti sono avvenuti all’altezza di via Scampini, in località Cavagnano. Intorno alle 21, secondo le prime ricostruzioni, il giovane ventenne avrebbe sottratto la macchina del partner della madre senza che lui ne fosse a conoscenza. Peraltro si è messo al volante sprovvisto di patente.
Dopodiché la situazione è addirittura degenerata. Ha inforcato a tutto gas le viuzze della frazione, premendo sull’acceleratore, in cerca chissà
di quali traiettorie. All’altezza di via Scampini avrebbe perso il controllo della macchina investendo due ragazzi del posto che stavano trascorrendo qualche minuto all’aria aperta nel cuore della frazione. In un attimo la tranquilla serata si è trasformata in un incubo. La macchina li ha travolti facendoli volare sul selciato. Nella collisione entrambi avrebbero riportato lesioni gravi, ma per fortuna per nessuno dei due il quadro clinico è critico. I due giovanissimi pedoni sono stati trasportati rapidamente all’ospedale di Circolo di Varese dove si trovano tuttora in osservazione. Il conducente dell’auto non si è fermato, ma anzi, temendo ripercussioni, ha accelerato riducendo ulteriormente le condizioni di sicurezza, proprie, e degli altri utenti della strada.
Sulle tracce del “pirata” si sono subito lanciati i carabinieri della stazione di Porto Ceresio. Nel frattempo la folle corsa dello straniero si è conclusa contro il muro di un’abitazione. I carabinieri, grazie alla perfetta collaborazione con la cittadinanza, hanno raccolto le testimonianze necessarie per risalire all’identikit del fuggitivo. Sulla base dei racconti forniti hanno ricostruito la strada percorsa dalla Opel e in poco tempo hanno smascherato il responsabile del doppio investimento. Quando lo hanno intercettato a casa aveva ancora con sé la chiave della macchina. A quel punto lo hanno arrestato: ora dovrà rispondere di furto aggravato, guida senza patente, lesioni gravi colpose e soprattutto di omissione di soccorso. Il brillante risultato è stato conseguito sulla base di una collaborazione, quella tra cittadini e forze dell’ordine, che è indispensabile.