Avrebbe voluto rifarsi gratuitamente il guardaroba poiché si era appena iscritta all’università e avrebbe conosciuto nuove persone.
Evidentemente per fare colpo sui nuovi compagni d’avventura serviva un guardaroba tutto nuovo, completamente rinnovato. È assurdo eppure la giustificazione che la giovanissima pizzicata a Olgiate Olona con una ricca refurtiva in capi di abbigliamento sarebbe stata proprio quella enunciata. Questa almeno è la versione che la ragazza avrebbe fornito agli investigatori dopo essere stata arrestata per il furto di giacche, magliette e gonne.
La ladra di vestiti, una ragazza di 19 anni incensurata, è stata arrestata a Olgiate Olona e dovrà rispondere di furto aggravato. Si tratta di una studentessa universitaria appena uscita dalle scuole superiori, pronta a iniziare la nuova carriera scolastica. Una nuova vita iniziata malissimo. È stata arrestata a Olgiate Olona dai carabinieri della stazione di Castellanza.
Stando alle prime informazioni, la 19enne sarebbe stata notata da personale della vigilanza dell’esercizio commerciale “OVS”, di Olgiate Olona, mentre tentava di allontanarsi dall’interno del negozio dopo aver asportato numerosi capi di abbigliamento da donna.
Una circostanza che non è passata inosservata, tanto che in pochi istanti sono state chiamate le forze dell’ordine.
La ragazza, dopo pochi minuti, è stata bloccata dai carabinieri mentre tentava di allontanarsi (peraltro senza particolari precauzioni, con la sua macchina): a seguito di perquisizione veicolare e personale è stata trovata in possesso di vari capi di abbigliamento da donna per un valore complessivo di circa 800 euro. Il materiale era stato rubato, sempre secondo la ricostruzione, dopo la rottura dei dispositivi di antitaccheggio: la refurtiva è stata sistemata in due borse tipo “mare”.
Come detto sono davvero particolari le giustificazioni del gesto fornite dalla giovane e inesperta ladra: voleva rifarsi una parte del “guardaroba” visto che si è appena iscritta all’università dove avrebbe conosciuto nuove persone. La refurtiva è stata interamente recuperata e restituita al titolare del negozio.
Per la giovane è scattato l’arresto (obbligatorio in questi casi, visto la rottura delle placche antitaccheggio ed il valore della merce), ma i carabinieri d’intesa con l’autorità giudiziaria hanno poi sottoposto la giovane ai domiciliari in attesa del processo.n