– Finte forze dell’ordine hanno raggirato negli ultimi tempi almeno un paio di anziani ad Angera: i fatti risalgono già ad alcuni giorni fa, ma solo nelle ultime ore la vicenda è diventata di pubblico dominio. Stando alle prime informazioni sarebbero avvenuti due colpi, uno nella zona di via Torino, un altro il più consistente, nella zona del lungolago. Si parla di quasi 90.000 euro tra contanti e preziosi di bottino. Un colpo consistente messo a segno con una tecnica molto innovativa rispetto al solito inventario delle truffe.
In sostanza, stando alle prime informazioni raccolte sul territorio, pare che l’inquilino sia stato derubato da una coppia di truffatori che si sono presentati come forze di pubblica sicurezza, forse agenti di polizia locale o di polizia di Stato. Fatto sta che muniti di una divisa hanno raccontato al proprietario di casa che era finito nei guai per una fantomatica storia di banconote fasulle. Secondo il fantasioso racconto della coppia di balordi, infatti, l’anziano avrebbe speso in Svizzera monete fasulle e sarebbe stato immortalato dalle telecamere. Una storia rocambolesca che, però, ben raccontata, ha creato dei dubbi nella vittima del raggiro. I due individui sono entrati in casa: mentre uno distraeva l’inquilino, che non si capacitava di quelle accuse, l’altro girava per le stanze a caccia di preziosi e contanti. Secondo le prime indicazioni che girano in paese, il malloppo recuperato sarebbe davvero ingente. Si parla, infatti, di quasi 90mila euro tra monili, preziosi e oggetti vari, oltre a contanti. I due individui si sono impossessati dei contanti e se la sono svignata facendo perdere le proprie tracce. La scusa delle banconote fasulle spese all’estero sarebbe stata usata per la prima volta nel Varesotto.
Sempre ad Angera, è avvenuto anche un secondo episodio, anche se per proporzioni nettamente inferiore rispetto all’altro. In questo caso, infatti, si parla di poco più di un migliaio di euro in contanti. La tecnica utilizzata sarebbe stata quella già molto inflazionata del mercurio nell’acqua. I coniugi, che si trovavano in casa in quel momento, avrebbero ammucchiato i preziosi in una busta di plastica depositandola all’interno del frigorifero. A quel punto, approfittando della loro disattenzione, hanno arraffato la busta e sono scappati, dileguandosi. Il Comune di Angera ha già diffuso un avviso nel quale consiglia prudenza ai propri cittadini: «Avvisiamo la cittadinanza – fanno sapere gli uffici – che il Comune non sta effettuando alcun controllo sulla qualità dell’acqua nelle abitazioni e che le persone che si presentano potrebbero essere dei malintenzionati». Della vicenda si stanno occupando i carabinieri della stazione di Angera.