Russia, Deraglia treno, 39 morti non esclusa pista terroristica


Mosca, 28 nov. (Ap)
– E’ di 39 morti e 18 dispersi l’ultimo drammatico bilancio del deragliamento del treno Mosca-San Pietroburgo, avvenuto ieri sera in Russia. Lo ha riferito stamattina ai giornalisti il ministro per le emergenze russo Sergei Sojgu. La sua collega titolare della Sanità, Tatyana Golikova ha aggiunto che al momento 95 feriti sono ricoverati negli ospedali delle regioni di Tver e Novgorod.

Sulla strage incombe l’ombra del terrorismo: una delle cause prese in considerazione è quella di un’esplosione visto che, come ha dichiarato una fonte degli organi di polizia citata dall’agenzia Interfax, “vicino alla ferrovia è stata trovata una buca del diametro di un metro, e testimoni dicono di aver udito un’esplosione. Tutto ciò potrebbe indicare un atto terroristico”.

La tv di Stato Vesti-24 ha mostrato d’altronde le immagini dei rottami di un auto, nelle vicinanze dei binari. Il Nievski Express – un convoglio a 14 vagoni che trasportava 633 passeggeri – è uscito dalla carreggiata tra Alyoshinka e Uglovka, 350 km a nord di Mosca alle 21.34 ora locale (le 19.34 in Italia). Gli ultimi tre vagoni sono deragliati. Sul luogo dell’incidente, avvenuto a circa 25 km dalla località di Bologoie, a ridosso delle regioni di Tver e Novgorod (nord di Mosca), sono state impegnate tutta la notte le squadre di soccorso, che si appoggiano agli elicotteri della protezione civile e un ospedale mobile.

Il presidente russo Dmitri Medvedev, informato dell’incidente, ha ordinato un’inchiesta immediata per far luce sulle cause del disastro. Il ministro per le emergenze Sojgu ieri sera ha convocato a Mosca una riunione d’urgenza con i colleghi titolari degli Interni e della Sanità, prima di raggiungere in mattinata il luogo della tragedia. Il 13 agosto 2007 un treno dello stesso tipo in servizio fra Mosca e San Pietroburgo era deragliato a causa dell’esplosione di una bomba sui binari, provocando una sessantina di feriti e risvegliando lo spettro di attentati dei separatisti ceceni o di altre formazioni nazionaliste.

Spr

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