Russia/ Mosca respira, ancora fiamme vicino a siti nucleari

Mosca, 10 ago. (Apcom-Nuova Europa) – Il fumo su Mosca si e’ leggermente dissipato, mentre migliaia di pompieri e militari continuano a lottare contro le fiamme soprattutto in prossimita’ di siti nucleari e la Russia comincia a fare un bilancio delle perdite. Ieri sono morti due soldati per spegnere l’incendio che divampa ancora nei pressi del centro nucleare di Sarov, 500 chilometri a Est di Mosca, dove vengono fabbricate armi atomiche. A Snezhinsk, negli Urali, gli oltre 300 uomini impegnati dovrebbero essere riusciti a domare le fiamme accanto a un altro centro di produzione di armi nucleari, secondo il ministero delle Situazioni d’emergenza. Resta lo stato di allarme indetto dalle autorita’ locali nell’area del deposito di scorie nucleari di Mayak, ma Rosatom, la societa’ nucleare pubblica, minimizza: gli incendi piu’ vicini sono a 80 chilometri dal sito, secondo un portavoce.

I fuochi che assediano il cuore del paese hanno avuto un forte impatto sull’economia russa, che aveva appena iniziato la ripresa dalla crisi finanziaria globale. Gli analisti stimano che gli incendi costeranno a Mosca 15 miliardi di dollari, l’uno per cento del Pil.

Dopo due settimane d’incendi che hanno causato 54 morti e distrutto due basi militari nella regione di Mosca, le autorita’ sono soddisfatte dei progressi nella lotta contro i fuochi che si estendono su una superficie di 175.000 ettari in tutto il paese. A Kolomna, a 113 chilometri a sudest di Mosca, sono pero’ stati sospesi i lanci di prova dei missili Iskander e di altri armamenti.

Mosca respira un po’ dopo quattro giorni sotto il fumo soffocante degli incendi, ma la situazione non e’ ancora tornata alla normalita’. ”Osserviamo un certo calo dell’inquinamento, ma il problema perdurera’ finche’ i fuochi non saranno spenti” ha detto Alexei Popikov, dell’osservatorio ambientale di Mosca Mosecomonitoring. Il livello di monossido di carbonio in citta’ e’ 1,4 volte oltre il livello d’allerta, in lieve miglioramento dalle 2,2 volte di ieri. Sabato il livello era di 6,6 volte superiore al massimo consentito. Ieri le autorita’ hanno ammesso che la mortalita’ nella capitale e’ raddoppiata rispetto alla media stagionale a causa della canicola e del fumo.

Bea

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