Mosca, 2 ott. (Apcom-Nuova Europa) – Il primo ministro russo,
Vladimir Putin, ha esortato il gruppo Renault e Nissan Motor a
partecipare al salvataggio di Avtovaz. Minacciando, “altrimenti”,
di ridurre la loro quota nel principale costruttore d’auto della
Russia, che intende dimezzare il programma di investimenti per il
periodo 2010-2013: 42 miliardi di rubli (poco meno di un miliardo
di euro) dai precedentemente previsti 80 miliardi. “O
continueranno a partecipare alle attività del finanziamento – ha
detto Putin in riferimento a Renault – o dovremo ridiscutere i
termini di partecipazione” nel capitale.
La casa automobilistica Avtovaz ha annunciato tagli massicci: un
duro colpo per il settore dell’auto in Russia, proprio mentre il
primo ministro russo Putin incassava con soddisfazione la scelta
di Opel per il consorzio russo-canadese Sberbank-Magna. Entro la
fine di quest’anno a Togliatti ci saranno 27.000 nuovi
disoccupati. I licenziamenti incideranno soprattutto sui
lavoratori che sono in età pensionabile o vicini ad essa.
Di recente, il primo ministro Vladimir Putin ha discusso con il
governatore della regione di Samara, Vladimir Artyakov, la
situazione sul Volga Automobile Plant. E il governatore ha
presentato il suo piano per migliorare la salute dell’impresa. Ma
a parte la fusione con l’altro colosso dell’auto Kamaz, non si
sono visti segnali di miglioramento per lo stabilimento di
Togliatti, sommersa dai debiti sin dalla fine di settembre 2008:
si parlava di 497 milioni di dollari di perdite, mentre il
presidente della compagnia, Boris Alyoshin insisteva a dire che
tutto andava bene, ma già la fabbrica lavorava quattro giorni a
settimana. Poi a marzo l’ennesimo stop e l’annuncio del ministro
al Welfare Tatyana Golikova: 3.200 lavoratori di Avtovaz verranno
messi in cassa integrazione mentre altri 12.500 sono stati
costretti a licenziarsi senza buonuscita.
Avtovaz ha languito per tutti gli anni 90 sotto un macigno di
debiti, sullo sfondo del declino inesorabile della produzione. Ma
gia nel 2000 la catena di montaggio era tornata a lavorare a
pieno ritmo e negli ultimi anni si era parlato di nuovi piani
ambiziosi.
Cgi
MAZ
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