La storia della Resistenza bergamasca passa ogni anno dalla Malga Lunga, dove approda la camminata che parte da Scanzorosciate e si snoda lungo il Sentiero Caslini. Il decimo appuntamento è per sabato 12 maggio con partenza alle 7 in via Monte Bianco, nella zona di Gavarno di Scanzo, mentre la commemorazione, alla Malga Lunga, è prevista per le 16.
Organizzata per la decima volta dalla sezione dell’Anpi “Giuseppe Brasi” di Scanzorosciate, dallo Spi-Cgil di Bergamo e dal Comune di Scanzorosciate, la camminata – lunga 32 chilometri – si snoda nel territorio dell’Alta Val Cavallina toccando diversi luoghi simbolo della nostra terra: la chiesetta di Santa Maria di Misma a Cenate Sopra, il Santuario della Madonna del Colle Gallo a Gaverina, la forcella di Bianzano e la Malga Lunga a Sovere.
All’arrivo dei partecipanti, alla Malga Lunga si presenterà il progetto di ristrutturazione dei locali che consentirà di ospitare il museo della Resistenza e di diventare riferimento per coloro che vogliono raccogliere l’eredità che i testimoni della battaglia per la libertà desiderano consegnare insieme al ricordo di quanto accadde il 17 novembre 1944, quando reparti fascisti della Tagliamento misero in trappola una parte della squadra di Giorgio Paglia, ufficiale della 53ª brigata Garibaldi “Tredici martiri”.
In quell’occasione, i feriti – il russo Efanov Starich e il partigiano Tormenta (Mario Zedurri) – vennero uccisi sul posto a colpi di pugnale, mentre Giorgio Paglia, Guido Galimberti (Barbieri), Andrea Caslini (Rocco) e i russi Kopenko, Nochin, Donez e Molotov vennero portati a Costa Volpino. Fallì purtroppo il tentativo di liberare i prigionieri durante il trasporto a valle, condotto dal comandante Montagna (Giovanni Brasi, cui è dedicata la sezione Anpi di Scanzorosciate).
Giorgio Paglia rifiutò la grazia che veniva offerta a lui soltanto in quanto figlio di medaglia d’oro al valor militare e venne fucilato il 21 novembre 1944, assieme ai suoi compagni.
La Malga Lunga è diventata così il simbolo della 53ª Brigata Garibaldi “Tredici Martiri”. I recenti fatti di oltraggio alla memoria della Resistenza con il danneggiamento di lapidi e monumenti rendono urgente la conoscenza di quanto avvenne nei duri Anni Quaranta.
L’Anpi in collaborazione con le amministrazioni locali sta affiancando alcuni progetti in questo senso: la segnalazione dei percorsi dei partigiani nell’Alto Sebino (con la produzione di una mappa che indica i sentieri dedicati ai partigiani); la celebrazione di Achille Signorelli (che faceva parte della Brigata guidata da Paglia) e la presenza del partigiano Tarzan di Lovere alla presentazione del progetto di ristrutturazione del museo-rifugio della Malga Lunga sono passi importanti perché la storia non venga dimenticata.
Daniela Taiocchi
a.ceresoli
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