È stata cancellata la benedizione natalizia in programma mercoledì prossimo alle scuole elementari dell’istituto comprensivo Galilei di Tradate, ma in città è polemica. Il motivo? Nelle ultime ore un genitore ha inviato una lettera di protesta e, facendo riferimento a una sentenza del Tar, ha manifestato dubbi di natura legale sull’opportunità di far celebrare, secondo tradizione, una benedizione collettiva all’interno di un edificio pubblico.
La decisione, di accogliere l’obiezione mossa dal genitore, è stata presa dalla dirigente scolastica : benedizione azzerata, sostituita forse da uno scambio di auguri, ma anche questo rito sembra in dubbio.
Ma in città divampa la polemica. Sulla vicenda è intervenuto il senatore leghista , ex sindaco e consigliere comunale , che ha espresso la totale disapprovazione per quanto accaduto: «Questo fatto – dice l’ex sindaco – mi lascia amareggiato, perplesso e preoccupato. Sono perplesso per la banalità con cui vengono archiviati momenti che appartengono a una tradizione culturale senza cui si rischia di precipitare nell’anonimato». La polemica è molto forte: «Sono molto preoccupato» confida Candiani.
Ma i sentimenti sono contrastanti anche se la cancellazione della benedizione sta provocando diverse lamentele. «Sono molto amareggiato – prosegue Candiani – perché rinunciare a questa circostanza insieme ad altre tradizioni che abbiamo visto demolire di volta in volta, vuol dire che un popolo sta perdendo la propria identità. Tutto a fronte di un perbenismo melassoso. C’è una scarsa cognizione rispetto a quello di cui si sta discutendo. Da tempo si sta rinunciando alle radici cristiane, anche i parroci a volte sono più arrendevoli rispetto al compito di missione».
I genitori si starebbero muovendo per trovare una soluzione alternativa, ma il dispiacere per gli ultimi accadimenti è profondo: «Si stanno mobilitando – sottolinea del Movimento Prealpino – li appoggio pienamente dal punto di vista del sostegno morale. Che senso ha cancellare qualcosa che non dà fastidio a nessuno? Quella della benedizione è una tradizione da rinnovare, non si può annullare perché si pensa che qualcuno potrebbe sentirsi offeso. Non si capisce che tipo di fastidio potrebbe provocare la benedizione in palestra». La vicenda continua a far discutere una città intera, animando il dibattito, anche se la decisione sembra essere ormai definitiva.
© riproduzione riservata