Salute; Creata per la prima volta “vernice caseosa” artificiale


Roma, 17 mar. (Apcom)
– Sintetizzata per la prima volta,
artificialmente, la vernice caseosa (Vernix caseosa, VC), la
sostanza bianca che ricopre la pelle del feto e del neonato,
formata da cellule morte e secrezioni grasse, che protegge la sua
pelle isolandola da perdite di calore. L’obiettivo di questa VC
di sintesi, secondo gli scienziati, dovrebbe essere quello di
proteggere i bambini nati prematuramente per aiutarli a
proteggersi dai cambiamenti di temperatura, dalla disidratazione
e dalle infezioni.

Alla nascita la pelle di un neonato è liscia ed omogenea pur
avendo passato i nove mesi della gestazione in un ambiente
bagnato e caldo. In tutto questo periodo il bambino ha cercato
di sviluppare una pelle in grado di difendersi dal caldo, dal
freddo e da un ambiente pieno di batteri. E, ad aiutarlo in
questo difficile lavoro, prima e dopo la nascita, c’è la vernice
caseosa. Mentre VC ha la funzione di rendere impermeabile la
pelle del feto nell’utero,

permettendogli di formarsi e crescere
in un ambiente estremamente umido, dopo la nascita la idrata e
la pulisce e se applicata su ferite o ulcere le guarisce. Ora
Joke Bouwstra uno specialista nello studio di sostanze-barriera
per la pelle della Leiden University e il suo collega Robert
Rissmann, hanno studiato la vernice caseosa e l’hanno riprodotta
artificialmente sotto forma di unguento con lo stesso aspetto
burroso e con le stesse proprietà e la stessa struttura
molecolare.

Il primo passo verso la “ricostruzione” artificiale della VC è
stato stabilire quale sarebbe dovuta essere l’esatta composizione
della crema, sapendo che la vernice caseosa naturale è costituita
in gran parte da acqua e le sue proprietà derivano da un 10%
rispettivamente di molecole di grasso e di corneociti (cellule
morte). Per dosare i lipidi nelle giuste proporzioni nella crema,
gli scienziati di Leiden si sono avvalsi di misure con raggi X
fatte all’European Synchrotron Radiation Facility (ESRF), facendo
distinzione perfino tra molecole complesse di diversa lunghezza.
Anche per i corneociti è stato fatto un lavoro altrettanto
scrupoloso usando la microscopia elettronica per studiare la loro
grandezza, forma e contenuto di acqua.

Ugualmente importante, dicono gli scienziati, è stato, come
combinare questi ingredienti: VC contiene parecchi lipidi di
lunghezza differente, che formano tra di loro combinazioni
diverse quando cambia la temperatura. Per queste sue
caratteristiche strutturali VC svolge, dentro e fuori al grembo
materno, diverse funzioni. La luce di sincrotrone è stata di
nuovo usata per illuminare i corneociti e i lipidi insieme e
vedere come si raggruppavano o se si ponevano in altre e diverse
posizioni. Una volta saputo esattamente come è fatta VC e come
sono disposte al suo interno le diverse molecole, hanno
cominciato a lavorare per produrre la versione sintetica.
Una fonte naturale delle molecole grasse necessarie è stata
trovata nella lanolina, usata normalmente per il trattamento
della pelle, gli scienziati hanno isolato i grassi le cui
caratteristiche si avvicinavano di più a quelle della VC naturale
scoperte con le misure fatte con la luce di sincrotrone, mentre
i corneociti sono stati sintetizzati dalla Utrecht University da
M.H.M: Oudshoorn.

La combinazione di questi “ingredienti” sintetici ha dato luogo
ad una crema del tutto simile nelle proprietà intrinseche e nelle
caratteristiche alla vernice casearia naturale. Per il contenuto
di acqua e di altri composti, invece, gli scienziati si sono
riservati la libertà di poterli variare. La sperimentazione
pre-clinica ha mostrato che questa VC di sintesi ha grandi
proprietà nel ricostituire la pelle danneggiata o poco
sviluppata. Secondo i ricercatori questi risultati promettenti
incentiveranno ulteriori studi clinici pere verificare i benefici
di creme innovative per le pelli disidratate e malate dell’uomo.

Len

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