VARESE – Non c’è nessun “Mister X” per il centrodestra, la candidatura a sindaco se la giocano ormai e. Il via libera alla soluzione del “nodo-Varese” è arrivato ieri anche dal segretario federale , che ha incontrato il segretario provinciale per fare il punto della situazione dopo il tavolo di lunedì sera, che è stato di fatto il primo vero confronto aperto tra le segreterie cittadine e provinciali. Salvini ha dato mandato a Bianchi di confrontarsi con il territorio e con il segretario varesin e di prendere una decisione definitiva in tempi brevi.
«Il centrodestra varesino, che incarna i valori dell’autonomismo, dell’antistatalismo e delle tradizioni, in queste settimane ha elevato al massimo il coinvolgimento e il dibattito tra partiti, quali espressione della democrazia e della rappresentanza – la sintesi del segretario provinciale della Lega Nord Matteo Bianchi – sulle stesse tempistiche delle città di Milano e Roma, stiamo arrivando alla definizione del leader di una squadra che si opporrà fermamente al centrosinistra, ormai sempre più schiacciato su posizioni romano-renziane, vista l’apertura di Galimberti verso Sala».
Si parla di due-tre giorni per decidere: entro venerdì la partita potrebbe chiudersi, sbloccando così anche Gallarate e Busto Arsizio. Anche perché al tavolo del centrodestra è emersa una certezza, non da poco: tutti vogliono correre uniti. Resta solo da scegliere il candidato. Il nome portato al tavolo dalla sezione leghista di Varese, quello dell’assessore alla sicurezza , è stato respinto praticamente da tutti gli alleati.
Mettendo in evidenza una frattura tra la segreteria cittadina guidata da Marco Pinti, che insiste sul candidare un iscritto di piazza del Podestà, e quella provinciale, che mira a tenere unita la coalizione. «Un leghista autorevole sì, uno Scaccabarozzi qualsiasi no» la secca risposta di Forza Italia, che a Piatti ha contrapposto ancora una volta . Così sono entrati in scena i nomi di cui si parla ormai da quasi tre mesi. Il civico Stefano Malerba,
che riscuote il consenso di Nuovo Centrodestra, Fratelli d’Italia e parte della Lega Nord ma per Forza Italia non è il candidato giusto per vincere. Gli azzurri contrappongono il consigliere regionale Luca Marsico, che dal canto suo non soddisfa il direttivo di sezione della Lega, parte di Fratelli d’Italia e Ncd. E il “Mister X” che dovrebbe mettere d’accordo tutti non c’è. Così la scelta resta limitata a Malerba e Marsico. Toccherà alla Lega l’onere di aprire il confronto interno, tra il provinciale e il cittadino, per definire quale delle due strade percorrere. Anche se da piazza del Podestà ricordano che anche lo stesso Matteo Bianchi, che sarebbe gradito agli alleati, è a disposizione del movimento: «Se non accettano uno dei nostri, saranno dolori» la battuta che avrebbe detto Marco Pinti ai suoi, con un chiaro riferimento alla corsa solitaria della scorsa primavera nella città degli Amaretti.
«La palla ora è in mano alla Lega, come il Pdl negli anni passati ha sempre tenuto insieme la coalizione – spiegano fonti interne a Ncd – L’errore più grave è quello di bruciare nomi, ma Ncd vuole un candidato che tenga insieme la coalizione e serve quindi un civico, mentre un candidato politico sarebbe meno positivo». Nel frattempo, visto lo «stallo» a livello provinciale sul candidato sindaco di Varese, arriva l’ultimatum della componente forzista di Orizzonte Ideale: «Non si può più aspettare – sostengonoe , amministratori degli ultimi dieci anni – qualora entro la fine di questa settimana le segreterie provinciali non individuino il “prescelto”, si sta valutando l’autoconvocazione di una riunione tra alcuni consiglieri comunali e assessori per la scelta. Il profilo? Non importa se civico, politico, varesino o “forestiero”: deve solo essere focalizzato sulla crescita della città».