Samaranch/ A Barcellona l’addio all’uomo che cambiò le Olimpiadi

Barcellona, 22 apr. (Ap-Apcom) – Trecento persone hanno assistito ai funerali di Juan Antonio Samaranch, celebrati oggi nella cattedrale di Barcellona alla presenza di numerosi esponenti del panorama sportivo internazionale. L’ex presidente del Cio, morto ieri all’età di 89 anni per una crisi cardiaca, ha ricevuto l’ultimo saluto in un rito funebre celebrato dopo la camera ardente allestita stamani nella sede dell’autorità catalana. A portare a spalla la bara, coperta dalla bandiera olimpica, ha contribuito anche l’ex numero uno del tennis mondiale, lo spagnolo Rafael Nadal, presente per l’addio al dirigente sportivo spagnolo che in 21 anni di presidenza del Cio, dal 1980 al 2001, ha cambiato il volto delle Olimpiadi trasformando i Giochi in un affare multimiliardario conteso dalle principali metropoli del pianeta.

Al funerale hanno assistito, oltre al presidente del Cio, il belga Jacques Rogge, i familiari di Samaranch (la compagna Luisa Sallent, i figli Juan Antonio junior e Maria Teresa e sette nipoti), il re di Spagna Juan Carlos e la regina Sofia ed il principe Alberto di Monaco. Da Cuba Fidel Castro ed il presidente Raul Castro hanno reso omaggio a Samaranch inviando fiori. Nadal e altri trenta atleti olimpici, tra cui l’ex pallanuotista Manuel Estiarte e le vecchie glorie del tennis Manolo Santana e Arantxa Sanchez, hanno trasportato il feretro dal palazzo della Generalitat catalana alla cattedrale, dove – tra gli altri – hanno assistito alla funzione funebre il president della federatletica internazionale Lamine Diack, il vicepresidente del Cio Thomas Bach, il due volte olimpionico Sebastian Coe, l’olimpionica Rosa Mota ed il presidente del Barcellona, Joan Laporta.

Grd-Caw

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