SAMARATE Richiedere un benefit da 20 mila euro fu «un errore del presidente» dell’Azienda servizi comunali Ercole Zanatello. Non lo dicono le opposizioni, ma il Pdl, uno dei due partiti che sostengono la giunta.
«Il pensiero di un presidente non può essere addebitato alle forze politiche – si legge in una nota diffusa dal Popolo della Libertà – chi ha una responsabilità personale risponde delle proprie scelte e dei propri errori».
La forza di maggioranza esprime così
la propria contrarietà al pagamento di un bonus alla dirigenza dell’azienda, ormai peraltro destinata alla liquidazione. Il Pdl interviene così nella questione sollevata nei giorni scorsi dalle opposizioni, con il sindaco Leonardo Tarantino che si è affrettato a smentire ogni pagamento. E non rinuncia alla polemica con le minoranze. A cominciare dall’Idv, rappresentata all’interno del consiglio di amministrazione da Gildo Introini. «Poteva esprimere nella sede opportuna il suo dissenso – si legge nella nota – è troppo comodo accorgersene dopo e lasciare solo ad altri il duro compito di dissentire».
Intanto l’ex municipalizzata va verso la dismissione. Un percorso la cui prima tappa è la cessione della seconda farmacia, quella di San Macario. Una scelta che il Pdl caldeggiava già ad inizio 2012: «L’avessimo fatto due o tre anni fa avremmo incassato molto di più». Senza contare che questo punto vendita, insieme a quello di Verghera ceduto a dicembre, «per il fatturato che hanno e il servizio che svolgono hanno un costo per i dipendenti molto più alto di altre farmacie». E questo significa che «da anni i cittadini di Samarate pagano, seppur indirettamente, spese per una gestione poco attenta del servizio».
R. Sap.
f.artina
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