Samarock pensa in grande Sul palco Wheels of fire

SAMARATE Protagonisti assoluti della rassegna in programma tra venerdì e sabato, promossa dall’amministrazione in collaborazione con la Fondazione «Montevecchio», saranno i «Wheels of fire», di scena sabato sera. La band, che mischia influenze tipiche del rock anni Ottanta con sonorità decisamente progressive, arriva a Samarate sull’onda lunga del successo raggiunto dal suo ultimo disco «HollyWood Rocks», lanciato dal singolo omonimo. Ma soprattutto dopo l’esperienza di «Change the music», concorso promosso da «Edison» che ha messo in palio la possibilità di aprire il concerto di Bon Jovi svoltosi lo scorso 17 luglio ad Udine, unica tappa italiana della band di «Always» e «I’ll be there for you».

I «Wheels» non sono riusciti a vincere, ma si sono comunque piazzati tra i primi cinque, ricevendo anche l’apprezzamento dello staff dei Bon Jovi. Motivo d’orgoglio anche per Samarate, visto che il tastierista Andrea Vergori e il chitarrista Stefano Zeni sono due insegnati della «Music Academy» creata dalla Fondazione «Montevecchio». A fare da spalla, sabato, ci saranno gli «Skill in veins», altra band del gallaratese che muove il proprio immaginario musicale tra l’hard rock degli anni Settanta e la musica del decennio successivo, con qualche concessione al metal e al progressive.

Ospiti speciali della serata Alessandro Del Vecchio, tastierista che ha lavorato, tra gli altri, con «Edge of Forever», «Moonstone Project» e Glen Hughes, e Michele Luppi, chitarrista che vanta collaborazioni con «Mr. Pig», Maurizio Solieri e «Vision Divine». La serata di venerdì sarà invece dedicata a quattro giovani band: «Clio», «Oltre la soglia», «Deceit» e «Faitmhard». Le serate sono a ingresso libero.

Riccardo Saporiti

e.marletta

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