Apertura. Questa è stata la parola chiave che ha caratterizzato la prima conferenza stampa della neo presidentessa del Ma*Ga Sandrina Bandera. A fare gli onori di casa il sindaco Andrea Cassani. «Dopo un periodo di meditazione, abbiamo trovato una persona capace, grazie alla sua esperienza amministrativa e passione per la cultura, di guidare il Ma*Ga!»
«Credo nel Ma*Ga e nelle sue potenzialità – interviene Isabella Peroni assessore alla cultura – il nostro è un museo unico che tutti noi dobbiamo vivere e sostenere!».
«L’arte è fondamentale, è un servizio per la gente – così esordisce Bandera – Gallarate è un terreno difficile, con le sue particolarità ma questo deve essere un punto di forza. Non voglio stravolgere ciò che è stato fatto fino ad oggi ma voglio dare nuova energia». Le collezioni, il dipartimento educativo e il rapporto con il territorio: questi sono i tre concetti su cui la neo-presidentessa vuole puntare. Come ricordato più volte «Gallarate ha sempre coltivato l’amore per l’arte contemporanea, sarà dunque mio compito continuare a tenerlo vivo».
La prima data da segnare in calendario è il 12 marzo con l’inaugurazione della mostra dedicata a Marcello Morandini, l’apertura de “I capolavori dell’astrazione nella collezione del Ma*Ga” e il primo incontro del ciclo Storia del Ma*Ga in 30 opere accompagnate dalla narrazione sonora realizzata dall’artista.
I finanziamenti
«Bisogna essere realistici, gli enti comunali da soli non riescono a sostenere i progetti culturali». Così Sandrina Bandera chiarisce subito il suo punto di vista, serve trovare altre forme di sostegno. Oltre al potenziamento dell’Art Bonus, ecco annunciata la nascita dell’Associazione Amici del Museo, aperta principalmente ai gallaratesi, e la Membership indirizzata ad imprese ed aziende locali. «Questo ci permetterà di sostenere le attività ed essere in contatto con il pubblico, di ascoltare suggerimenti e richieste».
Le iniziative
La prima iniziativa è una collaborazione con Malpensa per «realizzare un servizio di pullman per raggiungerci facilmente». Concretezza quindi, che vedrà lo spostamento della sala lettura della Biblioteca al Ma*Ga e la realizzazione di due nuove sezioni permanenti, una dedicata alla fotografia e l’altra alle opere delle collezioni depositate negli archivi del museo. La didattica verrà potenziata e uno dei punti di riferimento sarà la Biblioteca scientifica della storia dell’arte che fin da subito «ha ricevuto il sostegno da parte del Comune». Spazio anche alla moda: «ci piacerebbe coinvolgere anche altri stilisti italiani e, perchè no anche stranieri».n