VARESE «Questa volta per la Lega Nord è andata veramente male». Lo afferma in un’intervista al “Riformista” il sindaco leghista di Viggiù Sandy Cane, che, nonostante il veto del suo partito a partecipare alla mobilitazione dei sindaci, ha deciso di aderire alla giornata di protesta di ieri.
«Io sono americana e i veti su di me non hanno mai avuto effetto, li ritengo intollerabili – ha sottolineato la numero uno del comune di Viggiù al nostro giornale – Non siamo nella vecchia Unione Sovietica. Quanto poi alla protesta, ritengo sia doverosa perché non possiamo penalizzare ulteriormente i nostri cittadini».
Poi, in un’intervista rilasciata al nostro giornale, la presa di posizione forte: «Non ho ancora ricevuto alcuna comunicazione dai vertici della Lega Nord. So che rischio di essere espulsa ma tutelare i miei cittadini dai tagli del Governo che giudico sbagliati è e rimarrà la priorità del mio dovere di sindaco».
Ha tenuto duro insomma?
L’avevo assicurato e sono stata di parola. Seppur in maniera simbolica, cioè senza rinunciare alle attività degli sportelli comunali, sono in prima fila nella protesta.
L’ho promesso ai miei cittadini perché i tagli, come dimostra la lettere che ho indirizzato a tutte le famiglie, ricadranno soprattutto su di loro.
I vertici della Lega però erano stati chiari. Nessuno spazio per il dissenso.
E queste parole sono state pesanti quanto i tagli. In ogni caso non ho mai amato i diktat, forse per la mie origini statunitensi, e ho deciso di ignorarlo. “Sciopero” per rispetto dei viggiutesi. Non voglio che pensino che esistano altre cose che vengano prima rispetto ai loro interessi. Del resto con i cittadini ne ho discusso apertamente. Lo sanno tutti che ero d’accordo con questa protesta e devono sapere che non mi sono tirata indietro. Come potrei far finta di niente e dire che si è trattato di uno scherzo.
Dimostra grande coraggio sindaco. Anche se il prezzo da pagare potrebbe essere altissimo.
Lo so. La mia tessera è in sezione a Viggiù e se mi vogliono espellere lo facciano: non sono un politico. Sono e voglio restare un semplice amministratore che ha a cuore prima di tutto il proprio paese. Questo viene prima di tutto.
s.bartolini
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