MILANO – Dopo un mese di lunghe trattative, Il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana ha designato, con decreto, i componenti dei Consigli di amministrazione delle quattro Fondazioni IRCCS (Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) di diritto pubblico lombarde.
Una partita questa che naturalmente ha avuto a che fare con gli equilibri politici, vecchi e nuovi, della politica regionale. L’accresciuto “potere contrattuale” di Fratelli d’Italia si è fatto sentire non poco: i meloniani lombardi portano a casa due presidenze pesanti, quelle della Fondazione Besta e dell’Istituto dei Tumori (questa condivisa con Forza Italia) e otto poltrone nei cda. Fdi piazza Marta Marsilio come presidente al Besta (consiglieri saranno Paolo Boldini, Lorenzo Grillo Della Berta e Bruno Simini), mentre al’IdT schierano Gustavo Galmozzi, già direttore medico, una quota-bandiera condivisa con gli azzurri, ex padroni di casa in via Venezian, costretti a cedere terreno e posti al partito del premier. Membri cda: Stefano Bolognini, Carlo Lucchina, Sonia Madonna, Simona Tesolin.
Il nome di Lucchina, storico nome di grande peso dell’era formigoniana come potente direttore generale della sanità, è certamente tra quelli di maggiore interesse: varesino, pubblicamente apprezzato dall’assessore Bertolaso il cui ritorno sulla scena è stata una scelta diretta del governatore Fontana. Ecco dunque la varesinità, un accento che si ritrova ancora nella nomina del riconfermato Alessandro Venturi alla presidenza dell’Irccs San Matteo di Pavia; anche quest’ultimo porta la firma di Fontana e ha potuto contare sul gradimento attivo e persuasivo di Giacomo Cosentino, Vice Presidente del Consiglio regionale e Capogruppo di Lombardia Ideale. Nel Cda del San Matteo siederanno Gianluca Orioli, Massimo Menna, Paola Panzeri e Paola Vilardi.
La Lega vince il braccio di ferro con Fratelli d’Italia nel cuore di Milano: il salviniano Marco Giachetti rimane sulla sedia più importante della Fondazione Ca’ Granda Policlinico. Qui troviamo nel cda insieme a Giorgio Bonassoli e Marina Gerini, Roberto Comazzi, padre del forzista Gianluca, assessore regionale al Territorio e Fabio Mosca, ex primario di Neonatologia, luminare di livello internazionale, in quota Fdi che lo avrebbe voluto presidente.