Roma, 31 gen. (TMNews) – “Cosa farò a Sanremo? Il corista”. Lo dichiara Franco Battiato che parteciperà al prossimo Festival di Sanremo come “padrino di eccezione’ di Luca Madonia in gara con il brano ‘L’alieno’. “È un gesto di amicizia. E io antepongo l’amicizia agli affari e anche all’arte. Sanremo per Luca è un’occasione preziosa e lui la deve sfruttare bene”, spifa il cantautore al settimanale ‘Tv Sorrisi e Canzoni’, in edicola domani.
Nella serata dedicata all’Unità d’Italia i due canteranno ‘La notte dell’addio’, un pezzo non molto conosciuto. “L’abbiamo scelta perché è una bella canzone tradizionale. E il testo ha una storia che non conoscevo. Sembra una canzone d’amore e invece è un addio – prosegue – come quello di un grande amore davanti alla morte. La musica è di Memo Remigi e le parole sono di Alberto Testa”.
Esclude un’eventuale vittoria: “Impossibile. Anzi, speriamo di non venire scartati in una delle prime due sere. A me non cambierebbe molto, ma mi dispiacerebbe per Luca”. Battiato non si preoccupa nemmeno della bolgia mediatica del Festival: “Non rilascerò interviste e nessuno mi vedrà in giro. Certo, saluterò le persone che incontrerò all’Ariston. Tutto qui. La frenesia io non so cos’è. E per quanto possibile – prosegue – cercherò di andare a letto presto e di alzarmi presto la mattina e di fare meditazione”.
Battiato in questo periodo sta lavorando “a un’opera che mi ha commissionato il teatro Rondano di Cosenza”. “Debutteremo in maggio. È un’opera virtuale. L’orchestra suonerà dal vivo e ci saranno in scena degli ologrammi, figure tridimensionali che si muovono nello spazio. Io mi occupo della regia – continua – e farò due o tre piccoli interventi. Porterò questo lavoro pure all’estero». Parla anche dei suoi studi: “Studiare è la base dell’uomo. Fino a quando avrò cervello continuerò a farlo. Ultimamente ho approfondito il buddismo tibetano”.
CAW
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