«Sara innamorata della vita Basta sangue sulla Sp 50»

«Innamorata della vita. Sara era così. E lo vedevi, lo vedevi subito. Lo vedevi da come affrontava le cose». Quindi una richiesta: «Questa strada è pericolosa. Sono tantissimi gli incidenti qui. La visibilità è scarsa e soprattutto c’è un problema di alta velocità. Spero che adesso la sistemino: che quella di Sara sia l’ultima morte. Che serva almeno a rendere sicuro questo tratto».

Il ritratto di Sara Scaglia, morta a 14 anni in seguito a un incidente stradale, lo zio della ragazzina se lo strappa da dentro. È composto davanti al cancello della casa di via Piave dove l’adolescente viveva con la famiglia.

È composto e affronta un dolore impareggiabile: «Ti viene spesso da pensare quanto sia innaturale la morte di una ragazzina di 14 anni, dopo i dieci giorni più difficili della nostra vita. È stata investita lì – indica lo zio – davanti a casa, tornava dagli allenamenti di pallavolo».

«Qui le macchine corrono parecchio – continua – Abbiamo avuto moltissimi incidenti mortali. Io spero che la vita di Sara sia l’ultima spezzata qui. Che quanto siamo chiamati ad affrontare in questo momento inspiegabile, almeno, serva a mettere al sicuro altre persone».

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