Alla fine dell’anno scorso ha vinto il premio nazionale “Musica contro le mafie” con il video della sua canzone ‘Ndrangheta, presentato pochi mesi prima a Bagnara Calabra in occasione della costituzione del presidio di Libera “Paolo Bagnato” nel decimo anniversario dalla sua uccisione. Un video che ha suscitato molte discussioni e anche molte polemiche, attirando l’attenzione a livello nazionale.
Questa sera alle 21.30 la cantautrice Sara Velardo, calabrese “trapiantata” a Lecco, sarà ospite sul palco del Quarto Stato di Cardano al Campo per un concerto live, dove presenterà sia il suo nuovo lavoro, uscito a gennaio, “Polvere e Gas”, sia i suoi lavori precedenti, tutti caratterizzati su temi sociali e molto forti.
Non è un caso che Sara Velardo sia stata definita “la cantautrice con il pallino della rivoluzione”: un mondo senza corruzione, senza paura di chi è considerato “diverso”, senza pregiudizi, senza discriminazione, senza “vizi” legali ma capaci di rovinare intere famiglie e intere esistenze, come il gioco d’azzardo sono infatti i temi dei suoi lavori. Sempre espressi in modo molto diretto in canzoni che, non nasconde la stessa Velardo, hanno anche suscitato «alcune critiche».
La storia che sta però dietro le sue parole di protesta contro tante situazioni difficili e pericolose, pur affrontate in maniera spesso ironica e con semplicità, nasce dalla volontà di «prendere posizione». Lo spiega la stessa Sara.
«Nei miei dischi – racconta – esprimo riflessioni nate dopo dialoghi con amici, anche su facebook. Credo che ci siano tante situazioni in Italia su cui vada presa posizione, quali la perdita di valori come la tolleranza e l’apertura mentale, ma anche l’appiattimento della cultura» in senso lato.
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