Taranto, 25 mag. (TMNews) – Quattro “tracce biologiche” sono state individuate dai carabinieri del Ris di Roma su un manometro ed un compressore che erano stati sequestrati, nelle scorse settimane, nel garage di casa Misseri. E’ il primo esito degli esami effettuati questa mattina nella sede del Reparto Investigazioni Scientifiche dell’Arma in via Tor di Quinto a Roma. E’ stato invece rimandato al prossimo 8 giugno l’esame comparativo tra i due profili genetici isolati sul cellulare di Sarah (uno maschile e uno femminile, non appartenenti nè a Michele, nè a sua figlia Sabrina) e il Dna prelevato con tampone salivare a sei persone coinvolte, a vario titolo, nell’inchiesta sull’omicidio della piccola Sarah, ovvero Sabrina e Michele Misseri, Cosima Serrano, Cosimo Cosma, Carmine Misseri e Ivano Russo, l’unico dei sei che, al momento, non risulta indagato dalla Procura di Taranto.
Agli “accertamenti tecnici irripetibili”, utilizzabili quindi come prova in un eventuale processo, questa mattina, oltre ai carabinieri, nel laboratorio del Ris erano presenti l’ex generale Luciano Garofano, consulente di parte della famiglia Scazzi; Raffaele Missere, avvocato difensore di Cosimo Cosma, il nipote di Michele accusato di concorso in soppressione di cadavere; un sostituto in rappresentanza dell’avvocato Francesco De Cristofaro, legale dello stesso Michele e due consulenti (un biologo e un investigatore privato) nominati dall’avvocato Missere. Le altre parti interessate, a cui pure, lo scorso 19 maggio era stato notificato il decreto degli accertamenti irripetibili, erano assenti.
Il manometro e il compressore erano stati sequestrati (e di conseguenza sono stati esaminati), dopo che Michele, in una lettera inviata al suo legale, aveva tentato di scagionare nuovamente la figlia Sabrina raccontando di aver ucciso da solo Sarah, in un raptus di rabbia. Michele aveva spiegato che il trattore non partiva e lui, di fronte alla nipote, scesa in garage perché lo aveva sentito urlare, non ci aveva visto più e l’aveva strangolata. Nella caduta, stando al racconto dell’uomo, la ragazzina era andata a sbattere contro uno dei compressori presenti nel garage. Le quattro tracce biologiche rilevate dal Ris, che, stando a quanto trapelato, non sarebbero ematiche, saranno analizzate per capire se davvero appartengono a Sarah. L’esito dell’esame sarà determinante anche per verificare una volta per tutte l’attendibilità di zio Michele.
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