Taranto, 23 mag. (TMNews) – Cosima Serrano, madre di Sabrina e moglie di Michele Misseri, è iscritta nel registro degli indagati della Procura di Taranto per concorso in sequestro di persona, omicidio e soppressione del cadavere della nipotina quindicenne Sarah Scazzi. La notizia, di cui si vociferava da tempo nei corridoi del palazzo di giustizia di Taranto e che, in un certo senso, era quasi ‘attesa’, arriva all’indomani del decreto di avviso di accertamenti tecnici non ripetibili,
notificato nelle ultime ore alla donna. Si tratta degli esami di tipo dattiloscopico-biologico commissionati dalla procura di Taranto ai carabinieri del Ris di Roma su una serie di reperti sequestrati a casa Misseri e nel garage della stessa abitazione e sul dna prelevato a metà aprile a Carmine Misseri e Cosimo Cosma, fratello e nipote di Michele Misseri indagati per concorso in soppressione di cadavere, alla stessa Cosima Serrano e a Ivano Russo, il ragazzo di Avetrana conteso tra Sarah e sua cugina Sabrina.
Gli accertamenti irripetibili sono previsti per il prossimo 25 maggio. Serviranno a esaminare e comparare i dna di Michele e Sabrina Misseri, in carcere dall’ottobre scorso per l’omicidio di Sarah, con i profili genetici di Cosima Serrano, Carmine Misseri, Cosimo Cosma e di Ivano Russo. L’esame è stato chiesto dalla Procura dopo il sequestro di due compressori che i carabinieri trovarono nel garage di casa Misseri e di un manometro. Sotto la lente dei Ris finirà anche il cellulare di Sarah e le linguette di metallo che la ragazzina usava legare al telefono per abbellirlo. Sull’apperecchio furono isolati due profili genetici, uno maschile e uno femminile, che sembra non appartengano né a Sabrina, né a suo padre Michele. Da qui la richiesta di prelevare anche il dna delle altre persone coinvolte a vario titolo nelle indagini sull’omicidio della quindicenne, avvenuto il 26 agosto scorso ad Avetrana.
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