Taranto, 13 ott. (Apcom) – Luigi Strada, direttore dell’istituto di medicina legale dell’università di Bari incaricato di eseguire l’autopsia sul corpo di Sarah Scazzi, la giovane avetranese uccisa lo scorso 26 agosto, non ha dato nessuna certezza sul fatto che a strangolare la ragazza sia stato proprio lo zio, Michele Misseri, che ha confessato di averla uccisa e violentata. La 15enne tarantina è stata strangolata con una corda da 1,5-2 centimetri. Strada, lasciando aperta la strada a tutte le ipotesi, ha anche confermato che sta valutando con molta attenzione i rilievi effettuati sul corpo di Sarah nonchè il graffio riportato da Misseri, in carcere da otto giorni. Strada ha precisato che la cicatrizzazione non permette di capire bene il nesso di casualità: “Voglio analizzarlo bene al computer, ingrandendolo, per rendermi conto se possa essere o meno compatibile con un tentativo di difesa da parte della ragazza”.
Per quanto riguarda poi il presunto rapporto sessuale che l’uomo avrebbe avuto con il cadavere successivamente alla morte della ragazza, il perito-medico legale ha precisato che è impossibile l’unica possibilità di verificare la violenza è accertare la presenza di tracce seminali tramite l’esame del Dna.
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