Sarah Scazzi/ Lo zio Michele ora dice: non l’ho violentata


Taranto, 18 ott. (Apcom)
– Michele Misseri vuole ritrattare la seconda parte della sua confessione, quella in cui dice di avere abusato del corpo senza vita della nipote Sarah Scazzi. L’uomo lo ha confidato prima al cappellano del carcere di Taranto e poi ne ha parlato col suo avvocato, Daniele Galoppa, che, poco fa, lo ha comunicato ai giornalisti. Oggi, intanto, è stato convalidato il fermo di Sabrina Misseri, accusata, in concorso col padre Michele, di omicidio e sequestro di persona. Il gip Martino Rosati si è riservato, però, la decisione in merito all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, ovvero all’ipotesi di concedere a Sabrina gli arresti domiciliari.

Nel pomeriggio è stata ascoltata, come persona informata sui fatti, anche la madre della ragazza, Cosima Serrano. La donna ha risposto per circa quattro ore alle domande degli investigatori alla presenza del procuratore capo, Franco Sebastio. Con lei c’erano la sorella Emma e la figlia maggiore Valentina. Intorno alle 19, alla Procura di Taranto è arrivato anche Alessio Pisello, uno dei migliori amici di Sabrina che, con le ragazze, si doveva recare al mare quel tragico pomeriggio del 26 agosto. Il giovane è stato convocato d’urgenza per essere ascoltato dai pubblici ministeri e dagli investigatori dei carabinieri come persona informati sui fatti.

Fmc

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