Taranto, 27 mag. (TMNews) – Saranno interrogate lunedì mattina in carcere Cosima Serrano e Sabrina Misseri, madre e figlia raggiunte ieri da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere perché coinvolte a vario titolo nel delitto di Sarah Scazzi. Cosima è stata arrestata in tarda serata dai carabinieri con l’accusa di concorso morale in omicidio volontario e in soppressione di cadavere. Una nuova ordinanza è stata notificata sempre ieri in carcere anche a Sabrina che risponde di omicidio premeditato, sequestro di persona e concorso in soppressione di cadavere. Quest’ultima è una accusa nuova per la ragazza, mentre l’ipotesi di omicidio diventa aggravata dalla contestazione della premeditazione. L’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminari Martino Rosati su richiesta del procuratore aggiunto Pietro Argentino e del sostituto Mariano Buccoliero, riscrive il delitto di Avetrana.
Sarà proprio il gip Rosati, lunedì mattina, ad ascoltare le due donne in carcere per l’interrogatorio di garanzia dopo le ordinanze eseguite ieri. Il gip contesta a Cosima il concorso in omicidio, per aver assistito inerme mentre la figlia Sabrina uccideva Sarah nell’abitazione di via Deledda e non più nel garage come era emerso sinora dagli atti giudiziari. A madre e figlia viene attribuito un ruolo anche nella soppressione del cadavere.
Secondo il magistrato, infatti, Cosima e Sabrina la mattina del 27 agosto si sarebbero recate in contrada Mosca per gettare il corpo di Sarah nella cisterna dove fu ritrovato quaranta giorni dopo grazie alle indicazioni fornite da Michele Misseri ai carabinieri. Nell’ordinanza si parla anche dello stesso Michele a cui, in questo caso, viene contestato unicamente l’occultamento di cadavere su ordine, una ipotesi di reato che sarebbe legata a quanto accaduto il pomeriggio del 26 agosto.
Xta/Cro
© riproduzione riservata