Taranto, 14 ott. (TMNews) – Ha aperto le porte ai giornalisti e li ha lasciati entrare nella sua casa, convinta che “è anche grazie a chi ha fatto il suo lavoro con coscienza e rispetto, se si è arrivati a trovare Sarah”. Ma ora questo a Concetta Serrano Spagnolo, mamma della quindicenne uccisa il 26 agosto 2010 e buttata in fondo ad un pozzo per più di 40 giorni, non basta più. Ad un anno dal ritrovamento del corpo della figlia, che fu fatto recuperare da Michele Misseri dopo una drammatica confessione, nella notte tra il 6 e il 7 ottobre 2010, la mamma di Sarah chiede di conoscere la verità. Concetta Serrano non invoca giustizia, convinta com’è, che “quella arriverà da Dio e non dagli uomini”.
“Vi ho voluti qui perché voglio conoscere la verità, voglio sapere chi ha ucciso mia figlia”, ha detto Concetta dalla sua cucina, nel giorno dell’udienza preliminare del processo sul delitto della figlia, che vede alla sbarra con l’accusa di omicidio la nipote di Concetta, Sabrina Misseri, e la sua stessa sorella, Cosima Serrano.
“Se non ci fosse stata la stampa – ha aggiunto Concetta Serrano -, Sarah non sarebbe stata mai trovata. Ma certi giornalisti – ha aggiunto riferendosi ad alcune interviste rilasciate da Michele subito dopo l’uscita dal carcere -, li disprezzo perché invece di ricercare la verità si concentrano su altro”. Concetta ha spiegato anche che non riuscirà a ricucire i rapporti con i Misseri. “Sarebbe il caso che mia sorella e mia nipote parlassero e dicessero che cosa è successo – ha detto la mamma di Sarah -. Se tutti e tre hanno soppresso il corpo di Sarah, loro sanno anche com’è morta e chi l’ha uccisa. Questa tragedia mi ha lasciata allibita, perché chi si aspettava una cosa del genere dai miei famigliari? Provo tanta rabbia”.
Xta
© riproduzione riservata