Taranto, 20 giu. (TMNews) – Le indagini sul delitto di Sarah Scazzi sono in dirittura di arrivo. Entro la fine di giugno, al massimo nella prima decade di luglio, la Procura ha intenzione di chiudere i fascicoli dell’inchiesta per far partire il processo. Oggi, in particolare, è un giorno decisivo per l’esito dell’inchiesta. Il Riesame deciderà se scarcerare o meno Cosima Serrano e Sabrina Misseri, esprimendo il suo parere sui ricorsi presentati dai legali delle donne contro l’ordinanza di custodia cautelare emessa il 26 maggio dal gip Martino Rosati.
Il Tribunale potrebbe depositare il solo dispositivo della sentenza. E in questo caso, potrebbe rigettare o accogliere il ricorso totalmente o parzialmente, rimandando ad un’altra data il deposito delle motivazioni. Sembra improbabile l’eventualità che, sempre oggi, termine ultimo per la decisione, i giudici depositino l’intera ordinanza comprensiva dei motivi del rigetto o dell’accoglimento. Sempre oggi, il gip Rosati potrebbe esprimersi sulla richiesta, avanzata alcuni giorni fa dagli avv. Franco Coppi e Nicola Marseglia, difensori di Sabrina Misseri, di interrogare nuovamente suo padre Michele e di metterlo a confronto di fronte ai giudici con la moglie Cosima e la figlia Sabrina, nella forma dell’incidente probatorio. In quella circostanza potrebbero essere acquisiti alcuni documenti, tra cui alcune lettere scritte da Michele in carcere alle figlie in cui l’uomo torna ad autoaccusarsi del delitto della nipote Sarah.
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