Cagliari, 27 nov. (Apcom) – Ha prima ucciso la moglie, poi si è impiccato. E’ successo questa mattina intorno alle 9.30 a Monastir, nel cagliaritano. Antonio Farris, 64 anni, originario di Nuraminis, allevatore in pensione ha ucciso la consorte, Paola Massidda, 55 anni, di Capoterra. La donna era vittima da tempo delle sfuriate verbali del marito che, così lei aveva confidato in passato ad alcune amiche, l’aveva più volte minacciata di morte. L’ultima minaccia appena tre giorni fa.
La tragedia si è verificata in una casa alla periferia del paese, in via Macomer. Erano da poco passate le 9.30: il pensionato ha aspettato di restar solo con la moglie dopo che il figlio 33enne, l’unico dei tre figli della coppia che viveva in casa, era uscito per andare al lavoro. Poi ha messo in atto il suo folle piano uccidendo Paola Massidda con un coltello estratto da una credenza. Poi, con la cassetta degli attrezzi,
si è messo a lavorare all’esterno della casa, così ha riferito una vicina, la stessa che, ripassando successivamente di là, lo ha visto penzolare appeso ad una staffa di ferro. I carabinieri di Monastir, della compagnia di Dolianova e del reparto di investigazioni scientifiche, giunti sul posto, hanno scoperto il cadavere della donna. Paola Massidda, questa mattina, come faceva sempre, si era recata a fare la spesa e a coloro che l’hanno incontrata era apparsa tranquilla. Tutti i conoscenti sapevano del comportamento del marito che qualche anno fa è stato colpito da un ictus. Più volte aveva chiesto aiuto anche ai servizi sociali ma non ha mai avuto il coraggio di lasciare Antonio Farris.
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