SARONNO – Il sindaco di Saronno Augusto Airoldi sì è dimesso. O quasi. Nel senso che il primo cittadino si è detto “disponibile” a lasciare nella conferenza stampa di oggi, rimettendo la palla nel campo dei consiglieri.
“Se alle dimissioni del sindaco – ha detto Airoldi si associano quelle di almeno 13 consiglieri comunali il decreto di scioglimento dell’assemblea civica è quasi istantaneo. Quindi io faccio appello a tutti, di qualunque gruppo, lasciando da parte ogni considerazione politica perché si rechino quanto prima possibile al protocollo per dimettersi tutti insieme. In quel caso la prefettura di Varese, l’abbiamo interpellata tra ieri e oggi, assicura che se tali dimissioni vengono ufficializzate domani o dopo mattina, il decreto di scioglimento del Consiglio comunale sarà pronto lunedì mattina, ultimo giorno possibile che ci permetterebbe di tornare a votare nel 2025 e per fare in modo che il commissario prefettizio resti a Saronno soltanto due mesi o due mesi e mezzo e non un anno”.
Per le nuove elezioni dunque dipenderà da queste tempistiche. Se rispettate Saronno tornerà alle urne a maggio, viceversa la scadenza slitterà al 2026. Ipotesi che non piace a nessuno. Il finale è comunque scritto, mancando all’appello il solo Agostino De Marco, di Forza Italia, e domani mattina dovrebbe arrivare anche la sua ufficialità.
L’amministrazione Airoldi quindi chiuderà il suo mandato in anticipo dopo aver perso molti pezzi per strada. Le ragioni dello strappo (l’ultimo) sono note e sono da ricercarsi nella mancata approvazione del bilancio previsionale, mancata per ben due volte. Un bilancio che ha sottolineato il sindaco “è pronto, ed è anche ben fatto”.