SARONNO Ha finto di condividere il dolore per la perdita del congiunto di un pensionato 80enne per alleggerirlo del portafoglio: è il raggiro messo in atto di un’avvenente 35enne davanti al cimitero cittadino di via Milano.
L’episodio è successo qualche giorno fa ed ha scatenato molte reazioni in città dove lo sconcerto per la mancanza di scrupoli della truffatrice si è aggiunta alla solidarietà per l’ottantenne derubato in un momento di fragilità emotiva. Ma andiamo con ordine tutto è iniziato nelle tarda mattina quando l’anziano, pensionato residente in città, si è recato al camposanto centrale per visitare la tomba di un parente scomparso da poco. Dopo qualche minuto di raccoglimento davanti alla lapide ha lasciato il cimitero: stava salendo in auto, che aveva parcheggiato a poche decine di metri dall’ingresso, quando è stato avvicinato dalla donna.
Decisamente avvenente, vestita in modo impeccabile, parlava senza tradire nessuna inflessione dialettale. Dopo aver chiamato l’anziano per nome, la saronnese o almeno così ha detto di essere, si è presentata come amica di famiglia e, dopo aver espresso le proprie condoglianze dell’uomo, ha iniziato a parlare del proprio dolore e la perdita che li aveva colpiti. Il pensionato proprio non si ricordava della 35enne che del resto parlava del caro estinto con un tale trasporto e familiarità
che era impossibile sospettare che non stesse realmente soffrendo per il recente lutto. Anzi dopo una decina di minuti di conversazione la donna ha chiesto all’uomo se potesse salutarlo con un abbraccio. L’ottantenne è rimasto un po’ sorpreso ma alla luce del dolore della 35enne, che sentiva di condividere, ha accettato. Dopo un quell’abbraccio la donna l’ha salutato e si è allontanata rapidamente. Il pensionato è quindi tornato alla sua auto ma appena si è seduto sul sedile si è accorto che in tasca non aveva più il portafoglio. Istintivamente ha controllato che non gli fosse caduto a terra ma poi si è ricordato che quando la 35enne si era avvicinata l’aveva ancora con sé. Così ha capito che era stato raggirato: il dolore, la condivisione del lutto e soprattutto quell’abbraccio finale erano stati solo espedienti per raggiralo.
All’ottantenne non è rimato altro da fare che recarsi alla stazione dei carabinieri di via Manzoni per sporgere denuncia. Ai militari ha fornito una dettaglia descrizione della donna una 35enne bruna, avvenente quanto gentile, ed evidentemente disposta a tutto pur di alleggerire un anziano. Nonostante la sua mancanza di scrupoli il suo blitz le è fruttato assai poco: nel portafoglio il pensionato aveva solo qualche decina di euro. La speranza e che l’abile truffatrice abbandoni da qualche parte gli effetti personali del saronnese che quanto meno potrà evitare la trafila burocratica per richiedere il duplicato dei documenti.
Sara Giudici
f.tonghini
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