Saronno, catturate le tartarughe killer

SARONNO Quattro esemplari di tartaruga d’acqua sono stati recuperati dai volontari dell’Enpa dopo essere stati abbandonati sulle rive del torrente Lura.

In realtà gli amanti degli animali saronnesi non hanno salvato tanto le tartarughe quanto i pesci e gli altri animali di piccole dimensioni che vivono nel corso d’acqua saronnese che avrebbe potuto essere decimati da questi animali particolarmente voraci che hanno già provocato diversi problemi in altri ecosistemi. Già perché le comuni tartarughe d’acqua, che si acquistano nei negozi, una volta cresciute sono perfettamente in grado di vivere all’aperto ma per nutrirsi finiscono per spazzare via molte specie autoctone dei laghi e dei fiumi in cui vengono abbandonate.

Ma facciamo un passato indietro: l’allarme è scattato qualche giorno fa quando, a passeggio nel parco, un anziano ha notato vicino al torrente uno scatolone che «si muoveva». L’involucro si spostava visibilmente di qualche centimetro e così il saronnese, curioso di chiarire il mistero, l’ha recuperato e l’ha aperto. A spingere contro le pareti per uscire c’erano quattro esemplari di tartarughe d’acqua, ormai abbastanza grandi, tutte dai 10 ai 15 centimetri di diametro.

Il pensionato non ha perso tempo e prima che si potessero liberare da sole ha contattato i volontari dell’Enpa che sono subito intervenuti. Mentre la scatola stava per cedere sono arrivati gli esperti della sede cittadina che hanno recuperato le quattro “orfanelle”. In pochi lo sanno ma le piccole tartarughine che si comprano per pochi euro nei negozi di animali se ben nutrite finiscono per diventare molto grandi nel giro di pochi anni. Spesso, oltre a non resistere più nella propria vaschetta, questi animali diventano anche difficili da gestire a causa della tendenza a azzannare tutto quello che gli capita vicino, dita comprese. Per chi si ritrova a fare i conti con tartarughe diventate giganti non ci sono molte soluzioni se non quelli di affidarli a centri specializzati come quello attivo a Forlì.

Malauguratamente il proprietario delle quattro tartarughe saronnesi ha scelto una scorciatoia molto pericolosa per l’equilibrio del torrente saronnese, ossia l’abbandono. Se fossero riuscite ad uscire dalla scatola avrebbero potuto creare una colonia riducendo sensibilmente le presenze di pesci ed altri animali nel corso d’acqua. Già perché queste tartarughe sono onnivore e, soprattutto se riescono ad arrivare ad avere nelle grandi dimensioni, mangiano praticamente qualunque cosa.

Fortunatamente però sono intervenuti i volontari Enpa che hanno preso la scatola e hanno accompagnato le quattro “orfanelle” in un centro Wwf di Cesano Maderno da dove, nei prossimi mesi, saranno smistate in centri specializzati.

f.tonghini

© riproduzione riservata