SARONNO «Non ci sono né ingorghi né colpi di clacson ed anzi come mi hanno confermato alcune persone il nuovo limite di velocità contribuisce ad abbassare la frenesia cittadina». E’ il bilancio del sindaco Luciano Porro dei primi giorni a 30 all’ora della città degli amaretti. «Sono convinto – conclude Porro – della bontà del provvedimento non solo per la riduzione del pm10 ma anche per dare un forte messaggio alla città». L’amministrazione saronnese insomma, incurante dei telefoni roventi del Comune,
delle mail e della rivolta in rete, continua per la sua strada. Lo fa con l’assessore all’urbanistica Giuseppe Campilongo che pubblica sul sito i principi a cui si è ispirato per scegliere la riduzione del limite di velocità come strumento per la lotta allo smog: «I benefici sono molti: la riduzione del pm10, un mancato rimescolamento delle polveri sottili e anche una maggiore sicurezza stradale». «L’ordinanza – continua l’assessore – non è stata fatta per vessare gli automobilisti ma è parte di una serie di azioni che agiscono su più fronti per ridurre l’inquinamento». Una posizione che non convince gli automobilisti saronnesi che raccontano le proprie peripezie in rete: si parla di tempi di percorrenza raddoppiati, di sorpassi al limite della sicurezza e qualcuno come l’ex sindaco Pierluigi Gilli anche di insulti e gestacci per chi procede a 30 all’ora.
A dar voce ai saronnesi scontenti è soprattutto la pagina Facebook “dico no ai 30 all’ora a Saronno” creata da Matteo Romanò e Michele Volonteri. Eliminando ogni riferimento politico e censurando gli insulti i due saronnesi hanno già raggiunto 1272 iscritti, dando diversi spunti ad esempio confutando come termine di paragone quello della città di Buxtehude, portata dal sindaco Porro. Altrettanto attivi i fans del provvedimento che dopo aver organizzato il proprio spazio virtuale, anche se con solo 52 iscritti, hanno realizzato dei volantini per auto per esprimere il proprio appoggio alla politica del 30 all’ora. Un confronto che è destinato ad infiammarsi nei prossimi giorni visto che l’amministrazione non esclude nuovi provvedimenti: «Se l’area omogenea del Sempione decidesse di attuare un blocco della circolazione – ha concluso Campilongo – potremmo aderire: sarebbe il concretizzarsi di quell’intervento sovracomunale che abbiamo tanto richiesto».
Sara Giudici
s.bartolini
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