SARONNO Da via Varese a via Roma, passando per viale Lombardia e poi da via Manzoni a via San Giuseppe percorrendo tutta via Marconi per arrivare, dopo aver attraversato via Volonterio e viale Rimembranze, al sottopassaggio di via Primo Maggio e quindi in biblioteca: è il lunghissimo percorso del corteo organizzato ieri mattina dagli studenti delle scuole superiori. I ragazzi si sono ritrovati davanti ai diversi istituti superiori intorno alle 8: un primo punto di ritrovo per organizzarsi e arrivare, con tanti mini cortei in piazza Santuario alle 8,30. Da qui, oltre 300 ragazzi hanno iniziato a sfilare per le vie del centro scortati dai militari della compagnia di Saronno e dagli uomini della polizia locale che hanno deviato la circolazione per permettere il passaggio degli studenti.
Un corteo, aperto emblematicamente dallo striscione «Noi la crisi ve la creiamo» pensato per protestare non solo contro la riforma della scuola ma, come spiegano gli organizzatori, «contro tutti i problemi che affliggono la nostra società». Tanti i temi toccati con gli slogan urlati dai ragazzi a partire dalla riforma «per la scuola i fondi si devono trovare, basta tagliare la spesa militare» alla «solidarietà per gli immigrati» fino al sostegno ai cittadini che protestano contro il problema dei rifiuti. I ragazzi hanno anche distribuito, agli automobilisti bloccati in colonna dalla loro protesta, alle casalinghe che si sono affacciate dalla finestra e ai commercianti che sono comparsi davanti alle vetrine, volantini con le motivazioni che li hanno portati ad organizzare il corteo.
«Contro chi ci usa come cavie per i suoi esperimenti – spiegano – noi studenti delle scuole pubbliche saronnesi abbiamo deciso di bloccare la città con un corteo pacifico ma deciso, ritenendolo l’unico modo per farci ascoltare». Sempre nel volantino i ragazzi urlano il proprio “no” anche contro chi «insieme alla mafia, sfrutta il territorio per sporchi interessi economici ingrassando le tasche di pochi e logorando la vita di molti». Diverse le reazioni dei saronnesi: qualche commerciante ed automobilista ha invitato i ragazzi a ritornare in classe ma non sono mancate le manifestazioni di solidarietà.
Il lungo corteo, con i partecipanti che lentamente sono scesi ad un centinaio, ha fatto diverse soste: davanti all’istituto delle Orsoline «per protestare contro i finanziamenti alle scuole private che lasciano senza fondi quelle pubbliche», in piazza Caduti Saronnesi «per dire il proprio no al nuovi razzisti e alle nuove forme di fascismo» e in piazza Vittorio Veneto. La manifestazione si è conclusa con un’assemblea organizzata nel cortile interno della biblioteca. E’ la terza volta in questo anno scolastico che i ragazzi saronnesi scendono in piazza per far sentire il proprio no alla riforma (8 ottobre) e al blocco delle gite all’Ipsia (21 ottobre).
f.tonghini
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