Saronno, il bus passa ma non si ferma: 30 a piedi

SARONNO Sono rimasti quasi mezz’ora ad aspettare l’autobus alla fermata ma, quando il mezzo è passato, era talmente pieno che ha dovuto tirare diritto e così, per andare a scuola, hanno dovuto chiamare i propri genitori: è la disavventura capitata, ieri mattina, a una trentina di studenti cogliatesi che frequentano gli istituti superiori di Saronno. Sono le ultime conseguenze del fallimento della Sila, azienda di trasporti di cui il tribunale di Milano ha dichiarato il fallimento venerdì, a causa di un buco di 32 milioni.

Dopo il caos di sabato, con l’improvviso stop di tutte le corse, grazie al tavolo promosso dalla Regione, da lunedì mattina sono state ripristinate tutte le tratte, coperte da altri operatori, ma qualche disagio sulle linee extraurbane intorno alla città degli amaretti non è mancato. A Saronno, invece, nelle ultime 48 ore, il servizio si è svolto con regolarità: all’amministrazione comunale è arrivata solo una segnalazione dalla Cascina Colombara per un autobus che ha sbagliato percorso,

saltando una fermata, ma per il resto tutte le sei linee urbane hanno funzionato nel migliore dei modi. «Stiamo monitorando la situazione di ora in ora – spiega l’assessore all’urbanistica Giuseppe Campilongo – il trasporto pubblico è un ingranaggio molto complesso e certo cambiare le cose in corsa non è certo semplice». Fin da quando si è diffusa la notizia del fallimento della Sila, che di fatto ha bloccato anche la sua controllata Restelli che garantiva il servizio urbano in città, l’amministrazione è stata in prima linea.

«Abbiamo seguito le trattative in Regione fino alla scelta di Stie come nuovo operatore a Saronno – continua l’assessore Campilongo – adesso stiamo monitorando la situazione per evitare che gli utenti possano subire dei disagi in questo momento di passaggio». Nei prossimi giorni l’assessore incontrerà i vertici della Stie: «Un incontro era già in programma con la Restelli e vista l’emergenza l’abbiamo rinviato a subito dopo la fase di passaggio. L’idea è quella di fare il punto della situazione ed affrontare eventuali criticità».

Ora che si è trovata una soluzione all’emergenza in corso i saronnesi hanno iniziato a realizzare che il fallimento della Sila segna anche la fine di una pagina di storia economica saronnese iniziata nel 1926 con un servizio di trasporto offerto con carrozze trainate da cavalli. Originariamente l’attività di trasporto pubblico offerto dalla Restelli copriva la linea Saronno-Cogliate ed il trasporto maestranze della Montecatini ma negli ultimi anni era arrivata a coprire 17 comuni, offrendosi ad una popolazione di oltre 318 mila abitanti nelle province di Milano e Varese.

f.tonghini

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