Non c’è pace per Saronno, la città più insicura della provincia di Varese. Dopo la notizia dei baby rapinatori che seminavano il panico tra gli studenti della città, arriva la notizia di un grave furto in una chiesa.
Ladri sacrileghi hanno colpito al cuore della comunità saronnese, trafugando oggetti di grande valore simbolico e religioso dal Santuario della Beata Vergine dei Miracoli. Tra i beni sottratti figurano alcuni calici in oro e le preziose corone della Madonna e di Gesù Bambino, oggetti che non rappresentano solo un rilevante valore economico, ma anche un profondo significato spirituale.
«La corona non ha soltanto un particolare valore economico, ma anche una grande valenza simbolica e religiosa – ha dichiarato monsignor Giuseppe Marinoni, prevosto del Santuario – questo gesto rappresenta una profanazione a danno di un luogo che custodisce la memoria storica della nostra città. I saronnesi hanno sempre considerato il Santuario uno scrigno di opere preziose da proteggere e tramandare».
Il furto ha scosso profondamente la cittadinanza, come sottolinea il sindaco Augusto Airoldi: «Questo gesto grave e sacrilego ha lasciato sbigottiti tutti noi. Voglio esprimere vicinanza e solidarietà alla parrocchia. Al tempo stesso, ritengo che questo episodio metta ancora più in evidenza i problemi di sicurezza urbana che interessano non solo l’area della stazione, ma tutta la città. Per questo ho formalmente richiesto al prefetto di includere Saronno nel progetto “Strade sicure” per poter contare sulla presenza dell’esercito».
Un gesto che colpisce non solo la comunità religiosa, ma tutta la città, spingendo a riflettere sull’importanza della sicurezza e della salvaguardia del patrimonio storico e spirituale locale.
(foto da ilsaronno.it)