SARONNO Un’amministrazione comunale che naviga a vista, ma in cui si salva almeno la buona volontà del sindaco Luciano Porro e la sua apertura al dialogo: è questo il giudizio dei primi otto mesi di governo della coalizione di centrosinistra tracciato dai partiti che stanno all’opposizione.
Dopo il bilancio stilato dal primo cittadino, abbiamo chiesto ai capogruppo di minoranza di dare la pagella a Porro e alla sua amministrazione. Ne esce un quadro piuttosto cupo, dove però
non manca qualche sprazzo di luce.
Parla di incapacità e di carenza di direttive l’ex sindaco Pierluigi Gilli, numero uno di Unione italiana: «Purtroppo non c’è molto da dire – esordisce scuotendo la testa – agli annunci di cambiamento non è seguito nulla di concreto; la neo amministrazione, in parte rallentata dalla crisi generale degli enti locali, naviga a vista, prosegue nella realizzazione di progetti già finanziati dall’amministrazione precedente, si impunta su battaglie d’immagine, come l’ossessione per le biciclette; parla molto, ma combina poco, soprattutto nell’ordinario».
Altrettanto duro il giudizio di Angelo Veronesi capogruppo del Carroccio. «Il bilancio è complessivamente negativo – attacca deciso – l’amministrazione municipale non è riuscita a iniziare a lavorare sui sogni presentati in campagna elettorale. Anzi, ha concretizzato i nostri peggiori incubi, potenziando i servizi per gli immigrati e gli zingari, lasciando scoperti invece quelli per gli anziani non più autosufficienti, che sono di fatto finiti in fondo alla fila dietro agli ultimi arrivati».
Laconico il capogruppo del Pdl Lorenzo Azzi: «Salvo sicuramente Luciano Porro, per l’impegno e la dedizione – afferma – ma devo criticare chi gli sta attorno dalla sua maggioranza agli assessori».
e.romano
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