SARONNO Lega Nord nel mirino del Telos: come l’anno scorso anche ieri mattina le celebrazioni per il 25 aprile sono state accompagnate da attacchi al Carroccio. Le celebrazioni si sono svolte senza disordini, ma non sono mancati gli attimi di tensione legati ai cori dei ragazzi del centro sociale Telos rivolti ai leghisti e ai volantini con cui nottetempo è stata tappezzata la città.
Al suo risveglio, infatti, Saronno si è ritrovata invasa da manifestini contro il Carroccio: sotto frasi di esponenti della Lega Nord, come Borghezio, Calderoli, Gentilini e Castelli, è stato riportato il logo del partito di Bossi e lo slogan «Oggi come ieri. Fascisti veri». Insomma degli ironici manifesti politici, la cui realizzazione al momento non è stata rivendicata. Fin dalle prime ore del mattino il percorso del corteo ed i punti caldi, a partire proprio dalla sede del Carroccio, sono stati blindati dalle forze dell’ordine. Carabinieri, polizia di stato e Digos si sono mobilitati per monitorare la presenza dei ragazzi del Telos che avevano annunciato la propria partecipazione al corteo.
Ed effettivamente dietro alle autorità e ai cittadini, poco meno di un centinaio, che hanno percorso l’intero centro fino al monumento Salvo D’Acquisto, hanno sfilato anche una trentina di ragazzi del centro sociale. Dietro allo striscione «Pratichiamo la liberazione», hanno distribuito volantini con riflessioni sulla libertà e il carcere che si concludeva con «non ci accontentiamo di festeggiare quello che è stato ottenuto, con rispetto verso chi ha combattuto per la Libertà, ma siamo ferocemente arrabbiati con chi si è solo accontentato di allargare la superficie della gabbia» . Molti i cori «anti Lega» che hanno accompagnato il corteo proponendo la similitudine «camice verdi, camice nere» inneggiando ai «botti di Gemonio» e stigmatizzando la presenza dei consiglieri leghisti nel corteo.
Sara Giudici
f.tonghini
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