Saronno, multati i furbetti dei saldi

SARONNO Controlli a tappeto nella città degli amaretti in vista dell’avvio dei saldi: negli ultimi due giorni gli agenti della polizia locale hanno effettuato moltissime ispezioni in attività commerciali del centro e della periferia multando due negozi di abbigliamento che avevano esposto i prodotti a prezzi ribassati prima del tempo. In entrambi i punti vendita, in corso Italia, i vigili hanno trovato e documentato, elementi come vetrofanie, cartelli e cartellini con il prezzo ribassato che però

nella giornata di martedì 4 gennaio non avrebbero dovuto esserci. Così è scattata la sanzione da 1.000 euro, per ognuno dei due negozi, che dovrà essere pagata entro 60 giorni. Anche se i saldi sono scattati ufficialmente stamattina i controlli della polizia locale non si fermeranno: l’obiettivo è ancora una volta garantire i consumatori, verificando la regolarità dei ribassi e il rispetto della normativa regionale. Diversi gli aspetti su cui gli agenti sono chiamati a vigilare: la corretta esposizione dei prezzi, quello pieno, quello ridotto e la percentuale di sconti ed ovviamente che non ci siano raggiri sul fronte della qualità della merce.

Del resto per i commercianti i saldi rappresentano un momento cruciale in cui cercare di migliorare il risultato stagionale: «Devo dire che le vendite natalizie sono andate piuttosto bene – spiega il direttore Ascom Mario Nazeri – l’80% degli esercenti che abbiamo sentito ha detto che le vendite a dicembre hanno tenuto il livello dell’anno scorso. Nessun incremento o boom, dunque, ma quanto meno non ci sono stati crolli e in tempi così difficili è già una prima soddisfazione riuscire ad avere un risultato positivo».

Sul fronte delle irregolarità riscontrate dalla polizia locale Nazeri è molto chiaro:«Si tratta di casi isolati – commenta il direttore – diciamo che sono commercianti caduti in tentazione: è proprio per evitare che si verifichino questi episodi che vengono eseguiti i controlli e devo dire che a Saronno raramente si riscontrano violazioni alla normativa regionale, proprio per la grande attenzione dei commercianti». Nonostante la fretta dimostrata da qualche negozi di esporre la merce a prezzi ribassati, Nazeri ribadisce la propria contrarietà all’apertura della stagione degli sconti subito dopo le feste: «È una scelta che va contro gli interessi degli stessi commercianti: certo i prezzi ribassati aiutano ad far cassa e riducono la giacenze a allo stesso modo impoveriscono l’attività perché rosicchiano la percentuale dei guadagni. Per essere delle vere vendite di fine stagione dovrebbero iniziare a fine gennaio. All’Epifania è troppo presto, tanto che finiscono per cannibalizzare gli acquisti dell’intero mese».

f.tonghini

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