SARONNO «Stiamo valutando l’opportunità di raccogliere le firme per un referendum». Con queste parole il capogruppo del Pdl Lorenzo Azzi traccia la nuova strada della crociata del centrodestra contro i 30 chilometri all’ora. Fin da quando le 9 ordinanze che impongono limite di velocità ridotto in tutto il territorio comunale, ad eccezione della zona industriale e delle strade d’attraversamento, sono entrate in vigore sul web e in città si è iniziato a parlare di referendum. Una possibilità
che nella città degli amaretti non è mai stata colta in passato ma che, per iniziativa del Pdl, potrebbe concretizzarsi a breve. «Il sospetto che le ordinanze fossero nate anche per fare cassa l’avevamo fin dall’inizio – spiega Azzi – e le nostre previsioni purtroppo si sono avverate in questi giorni con la notizia delle multe a raffica agli automobilisti. Ancora più grave è il fatto che, in modo del tutto unilaterale, senza alcuna evidenza scientifica ma solo per questioni ideologiche, il sindaco e la maggioranza di centrosinistra abbiano creato seri problemi ai cittadini». Un comportamento che ha fatto scattare la presa di posizione del Pdl: «Noi – prosegue Azzi – ci siamo sempre comportati come vera opposizione, e abbiamo sempre cercato, coerentemente con quanto affermato, di proporre soluzioni alternative. Purtroppo l’attuale maggioranza di dialogo non ne vuol sentir parlare». Da qui la decisione di passare dalle parole ai fatti: «Adesso è arrivato il momento di dare voce a quelle migliaia di cittadini che ritengono quello dei 30 chilometri all’ora un provvedimento che così adottato è inutile, dannoso, controproducente e imposto senza alcun criterio logico». L’idea di un referendum sembra essere ormai in fase avanzata tanto che il Pdl pensa di raccogliere le firme necessarie già dal mese di settembre: «Un referendum che potrebbe non essere abrogativo ma propositivo, con il quale cercheremo di riportare questa città alla normalità».
Sara Giudici
s.bartolini
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