SARONNO Svelato il mistero della puzza che negli ultimi giorni ha interessato il quartiere Aquilone, tanto da spingere i residenti da contattare la polizia locale per chiedere spiegazioni e chiarimenti.
L’odore, intenso e decisamente acre, era causato dall’utilizzo di un particolare tipo di fertilizzante nelle campagne alla periferia della città. A causare il problema è stato anche il contributo delle condizioni meteo: la bassa pressione ha finito per far stagnare l’odore nella zona tanto che dai campi si è spinto fino al quartiere più a sud di Saronno. Ma andiamo con ordine: l’allarme è scattato qualche giorno fa quando alle prime ore del mattino i residenti dei condomini tra via Petrarca e via Ungaretti hanno avvertito un odore acre, fastidioso e pungente.
La puzza era molto forte all’esterno, per strada e sui terrazzi ma si avvertiva, ovviamente in forma più lieve, anche all’interno delle abitazioni. Immediate e numerose le chiamate al comando della polizia locale di piazza Repubblica e al distretto sanitario di via Manzoni. Ad affrontare la questione sono stati gli ispettori ambientali comunali che hanno contattato i tecnici dell’Arpa.
Problemi analoghi si erano verificati anche in passato sempre all’inizio del periodo invernale. Con un semplice sopralluogo gli esperti dell’Arpa sono risaliti all’origine del cattivo odore: un fertilizzante sparso nei terreni intorno al quartiere. Contrariamente a quanto avviene abitualmente la puzza non si è dispersa a causa della bassa pressione che in questi giorni ha interessato la città. Si è formata una sorta di cappa che ha finito per infastidire i residenti.
Pur rassicurati sul fatto che non ci fossero rischi per la salute, gli abitanti del quartiere non hanno potuto far altro che sopportare il cattivo odore che è sparito in un paio di giorni. Un caso ben diverso, anche se provocato sempre dall’uso di un fertilizzate, era capitato lo scorso 23 settembre quando 21 giocatori della Caronnese sono rimasti intossicati in seguito all’arrivo, sul campo della Bariola, di una nube che si era alzata da un terreno agricolo. I ragazzi, che avevano sentito un forte bruciore agli occhi e irritazione alla gola, si erano rifugiati nello spogliatoio mentre sul posto erano accorsi i tecnici dell’Arpa e gli esperti dei vigili del fuoco.
I calciatori, tutti classe 1991, erano stati portati al pronto soccorso ma fortunatamente non avevano riportato conseguenze. Per risalire alle cause erano state necessarie oltre due settimane di test. Alla fine era stato accertato che la nube era stata provocata dal fertilizzate versato in un campo arato. Una situazione decisamente più grave di quella saronnese dove l’unico problema era rappresentato dal cattivo odore ma senza altre conseguenze per i residenti.
f.tonghini
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