SARONNO Un’ordinanza affinché in tutta la città la temperatura all’interno di uffici, abitazioni e negozi non superi i 20 gradi, con sanzioni per i trasgressori ma anche tanti controlli, addirittura casa per casa, e con l’opacimetro per verificare che le vetture in circolazione non siano inquinanti. Continua a grandi passi la campagna dell’amministrazione saronnese contro l’inquinamento atmosferico. Ieri in una conferenza stampa l’assessore all’ambiente Giuseppe Campilongo, il sindaco Luciano Porro e il consigliere comunale delegato Roberto Barin hanno presentato il “Decalogo
delle buone prassi” che sarà promosso con affissioni, la pubblicazione sul sito e sul Saronno Sette. «Siamo partiti dalla consapevolezza che il livello d’inquinamento dipende anche da aspetti meteorologici e ambientali – spiega l’assessore Campilongo – ma considerando che il comportamento di ogni cittadino può peggiorare una situazione già critica è giusto che ognuno faccia la sua parte».
E così a breve il sindaco firmerà un’ordinanza per invitare i saronnesi a tenere la temperatura in casa a 20 gradi. Nel documento sarà previsto anche un piano di controlli con tanto di sanzioni per i trasgressori. Tra i divieti anche quello di utilizzare le stufe a legna e tra gli obblighi quello di eseguire tutti i controlli per garantire un buon funzionamento delle caldaie. Direttive precise anche sul fronte traffico: «La linea d’indirizzo generale è ovviamente quella di usare l’auto il meno possibile quindi utilizzare tutte quelle soluzioni alternative, dal car pooling ai mezzi pubblici fino al pedibus per i bimbi, che permettano di ridurre il numero di vetture in circolazione». Anche in questo caso i controlli non mancheranno: «Mobiliteremo la polizia locale con l’opacimetro per verificare che tutti i veicoli abbiano fatto i dovuti controlli dei gas di scarico e che non siano inquinanti». Nei prossimi giorni la stretta intorno alla circolazione potrebbe essere aumentata: «Stiamo studiando dei limiti di velocità intorno al nucleo della zona a traffico limitato ed ovviamente anche eventuali giornate di blocco che però sarebbero inutili se non concordate con i comuni limitrofi. L’inquinamento atmosferico è un problema comprensoriale e a questo livello deve essere affrontato». Proprio per questo è stato convocato un tavolo con i comuni limitrofi ma il sindaco Luciano Porro guarda più lontano: «È da stigmatizzare l’assenza di spirito d’iniziativa della Regione – commenta il primo cittadino – su temi così delicati e di ampio respiro sarebbe auspicabile un intervento regionale che unificasse le politiche comunali in modo da evitare di disperdere energie e convogliare le risorse».
E conclude: «Quanto stiamo per attuare non servirà a nulla se la Regione non si occupa di mettere in campo una regia condivisa, non solo tra Comuni a rischio, ma in tutta la Lombardia. La mia è una dura presa di posizione, ma non possiamo vivere sperando che la meteorologia ci dia una mano. A questo punto è importante sapere cosa pensa di fare la Regione».
f.tonghini
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