SARONNO Alle 9 di stamattina un centinaio di lavoratori dell’Anovo, azienda con sede in via Banfi specializzati nella rigenerazione di decoder, telefonini e monitor sono scesi in piazza per protestare contro l’imminente fallimento della storia società che mette a rischio 253 posti di lavoro.
La crisi è determinata da un passivo in bilancio causato dalla messa in amministrazione della casa madre, Anovo Sa, con sede in Francia che rilevata da un fondo ha deciso di “abbandonare” la succursale italiana evitando così di pagare un maxicredito di diversi milioni di euro. «Non permetteremo – spiegano i lavoratori in un volantino distribuito nel corso del corteo partito dalla sede – che per colpe non nostre si arrivi a chiudere un’azienda che dà occupazione a 250 famiglie più l’indotto».
Il fallimento è ormai certo ma la speranza dei lavoratori è che si riesca a trovare una nuova proprietà che rilievi almeno un ramo d’azienda. Il corteo, che con bandiere e fischietti ha attraversato il centro con una sosta in piazza Libertà sotto l’albero di Natale e una davanti al municipio, si è concluso alle 11. «Siamo soddisfatti – spiegano Giovanni Tonelli e Valentino Ceriani delegati Fiom Csil e Fim Cisl insieme alle Rsu – sia della partecipazione dei lavoratori sia della solidarietà e attenzione dei cittadini».
m.lualdi
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