In treno con abbonamento mensile in regola (93 euro versati regolarmente): finiscono in prima classe senza accorgersene. Multati.
È’ accaduto ad un gruppo di pendolari di Tradate e scatta la “rivolta”. «Adesso basta – spiegano i pendolari – Trenord ha passato il segno».
E scatta il ricorso contro la sanzione: «È un fatto di principio: eravamo in buona fede. E il controllore è stato assolutamente maleducato. Già il servizio tra sporcizia e condizioni di viaggio da trasporto bestiame è disagevole. Ma che si debba anche sopportare l’arroganza e la maleducazione è decisamente troppo».
I fatti, così come vengono raccontati dagli agguerriti ricorrenti, narrano una storia di disattenzione e di non chiara informazione più che la corsa gratis di un gruppo di portoghesi. Ore 7.34 del mattino. Stazione di Tradate.
«Il solito caos – spiegano i viaggiatori multati, in tutto quattro – Sali sul treno e ti ritrovi ammassato. Tra uno spintone e uno scossone si cerca disperatamente un posto dove sedere o alla peggio un angolo dove stare tranquilli».
Nella calma si cammina a passo di formica e non si ha quasi la possibilità di vedere ciò che si ha a pochi centimetri. Cercando un buco il gruppo di pendolari Sali al piano rialzato del vagone.
«Non c’era alcuna indicazione che segnalasse il passaggio dalla prima alla seconda classe – spiegano – Soltanto la multa, a calca sfoltita, abbiamo notato un piccolo adesivo che indicava il “passaggio” di categoria. E nemmeno potevamo intuirlo: non c’era infatti alcuna differenza tra gli spazi di seconda e quelli di prima. Stessi sedili, stesse condizioni di viaggio. Nessun confort o lusso che potesse farci sospettare».
I quattro riescono a sedersi e con loro molti altri nelle stesse condizioni.
Pochi minuti e arriva il controllore che comincia a passare in rassegna i viaggiatori.
«Tranquillamente mostriamo gli abbonamenti: tutti in regola. Qui c’è chi lavora con contratto a stage a 300 euro al mese e ne paga 93 per poter viaggiare con Trenord – raccontano i pendolari – Ma il controllore ci dice: qui non potete stare. Siamo in prima classe». Il gruppetto si scusa e si alza per andarsene.
«Il controllore ci blocca e dice: dove pensate di andare? E ci multa: 23 euro ciascuno – spiegano i sanzionati – Noi cerchiamo di spiegargli che era stato un errore in buona fede e non ci eravamo accorti di nulla. Intanto altri, nelle nostre stesse condizioni, sono ridiscesi al piano inferiore senza essere visti».
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