– Accoglienza da star martedì sera al Terminal 2 di Malpensa per il grande , l’atleta leggiunese reduce da un’impresa unica come l’attraversamento dell’oceano Atlantico in 52 giorni, a bordo di una barca a remi, giungendo primo nella categoria degli equipaggi solitari. Un centinaio di persone provenienti da Leggiuno, con tanto di bandiere tricolore e di striscioni, provenienti, ha accolto con applausi, cori e abbracci il campione proveniente da Londra, dove Perucchini è rientrato qualche giorno fa dai Caraibi. Una festa a sorpresa, che l’atleta visibilmente emozionato non si aspettava; dopo l’abbraccio con mamma Anna e papà Aldo, Perucchini si è concesso al bagno di folla degli amici e dei tifosi, tra selfie e pacche sulle spalle. Presente anche il Comune di Leggiuno, rappresentato dal vicesindaco , anche lui vogatore, in fascia tricolore e con la consigliere delegata allo Sport .
“Bentornato Matteo; i ragazzi di Reno” recitava uno striscione dedicato al campione varesotto, accolto anche dai giovani delle due società canottieri di Leggiuno, quella di Arolo e quella di Reno, dove Perucchini ha iniziato a remare da bambino. «Grazie a tutti per questa fantastica sorpresa, non ho parole» il primo commento davanti ai suoi tifosi e amici da parte dell’atleta, che poi si è rivolto ai tanti giovani di Leggiuno venuti a salutarlo a Malpensa.
«Non mollate mai né nella vita né nello sport e così potrete realizzare ogni desiderio» ha detto Perucchini, un esempio vivente di forza di volontà, passione e grinta, grazie alle quali è riuscito a remare 18 ore al giorno per tutti i 52 giorni della traversata, sfidando le tempeste oceaniche e onde alte anche sei metri. Ad accogliere Matteo, che non si è ancora tagliato la lunga barba, c’era anche , direttore de “Il Quicchio”, che ha seguito passo dopo passo l’avventura dell’atleta. «Siamo orgogliosi di lui, ma adesso però la barba se la può tagliare – ha scherzato la mamma – il momento più difficile per noi è stato vederlo partire, ma la gioia nel vederlo arrivare al traguardo è stata grande».
A complimentarsi a nome di tutto il paese, anche i rappresentanti del Comune. «In paese non si parlava d’altro – le parole del vicesindaco Valena – è stata un’impresa ardua e eccezionale, che ha portato il nome di Leggiuno in tutto il mondo». «Matteo ci ha fatto emozionare e venire la tachicardia – ha detto Contini – la sua impresa resterà nella storia». Perucchini ha voluto ricordare il suo impegno benefico collegato alla traversata, in particolare con l’associazione italiana per la lotta al neuroblastoma. «Mi piacerebbe continuare a collaborare con loro e a raccogliere altri fondi» ha affermato il campione, al quale sono giunti i ringraziamenti da parte dell’associazione. «Matteo Perucchini, come un moderno Ulisse ha coronato il suo sogno, attraversando l’oceano; un’impresa dove servono testa e muscoli, ma soprattutto cuore – scrive l’associazione – Chi vince questa gara non riceve premi di alcun tipo; i soldi che Matteo ha raccolto sono stati donati in parte alla ricerca». Perucchini si fermerà qualche giorno a Leggiuno, dove farà ritorno anche a Pasqua.