VARESE Dopo la bocciatura di Legambiente, si riapre sil dibattito su un risanamento che tarda a concretizzarsi. Mancano i soldi, manca la volontà politica ma spesso manca pure la chiarezza su ciò che bisogna fare. Ieri, in una nota, Gianluca Bertoni, ingegnere ambientale e fondatore di www.meteovarese.it, è tornato a sollecitare più investimenti sulla rete fognaria. “Lo scarico nel lago di Varese situato in comune di Biandronno, denunciato da Legambiente nei giorni scorsi e già più volte segnalato anche negli anni scorsi,
proviene da uno scolmatore di piena che risulta spesso attivo anche in assenza di pioggia. Nel nostro lago c’è quindi un pressoché continuo apporto di sostanze inquinanti dovute anche al mancato collettamento di alcuni scarichi fognari presenti nelle località rivierasche – spiega Bertoni – gli scolmatori sono scarichi autorizzati che dovrebbero entrare in funzione solo nel caso in cui si verifichi un anomalo ingresso di acque bianche, generalmente dovuto a piogge abbondanti. Se funzionano anche in tempo di secco – come quello di Biandronno – alcune sentenze della cassazione hanno stabilito che sono equiparabili a scarichi non autorizzati se non rispettano i valori limite stabiliti dalla normativa vigente. Manca quindi pertanto un controllo accurato di queste situazioni e la volontà di risolvere i problemi. Il lago difficilmente riesce a smaltire i carichi inquinanti perché ha tempi di ricambio delle acque troppo lenti ed anche i fenomeni di auto depurazione risultano rallentati”.
e.marletta
© riproduzione riservata